Consegnata ai turisti la GoPro ritrovata
con le immagini di Baia Sommersa

Consegnata ai turisti la GoPro ritrovata con le immagini di Baia Sommersa
di Antonio Cangiano
Giovedì 23 Settembre 2021, 13:47 - Ultimo agg. 26 Settembre, 11:33
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Una storia a lieto fine, quella di una giovane coppia di Perugia in vista nei Campi Flegrei.

Dopo aver perso in mare una una mini action cam, una piccola telecamerina, di quelle utilizzate per le riprese subacquee amatoriali, contenente video e foto della loro immersione sulle antiche rovine della città romana sommersa di Baia, ieri è stato rintracciato e informato del fortunato ritrovamento il proprietario, da Cristina Canoro, istruttrice e guida subacquea del Centro Sub Campi Flegrei, a cui era stata consegnata la cam da chi scrive.

Rimasta per oltre dieci giorni sul fondale del mare, la telecamerina è stata trascinata dalla corrente a diversi chilometri di distanza, emergendo, integra, sulla spiaggia di Arco Felice a Pozzuoli.

Video

E come nelle migliori storie a lieto fine, poco dopo, è arrivata la mail della coppia di turisti, che scrivono: «Non so come ringraziarla per il tempo che ha dedicato a questo ritrovamento.

Sebbene sia poca cosa, il contenuto di quel video è per me molto importante. Si trattava della mia prima immersione, per di più insieme alla mia compagna, in un posto incantevole e suggestivo. Anche a lei, che di immersioni ne ha svolte molte in diverse parti del mondo, la Baia Sommersa ha regalato emozioni e stupore. Le lascio immaginare lo sconforto quando ci siamo accorti, proprio alla fine dell'immersione, che la telecamera era caduta. Qualche pinnata per tornare indietro subito, per cercare sul fondo e fare il percorso inverso, ma ci siamo dovuti arrendere dopo pochi minuti per motivi di tempo e di sicurezza. Certo la bellezza del parco resterà per sempre impressa nei nostri ricordi... ma il ricordo digitale, si sa, dura per sempre. E così ci piaceva riderci su ed immaginare quella telecamera come una moderna bottiglia in mezzo al mare, destinata a chissà quali lidi o, forse, a divenire un reperto per esploratori del prossimo millennio. Poi in una quieta giornata di fine settembre la sua telefonata mi ha fatto ridere e commuovere. Ridere di felicità perché ormai avevamo perso le speranze ed è stata una magnifica sorpresa. Commuovere per la riconoscenza verso lei che l'ha presa, aperta e soprattutto si è preso la briga di capirne la fonte e di trovarne il proprietario. E' stato un gesto nobile. Grazie ancora, di cuore».

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