Coronavirus a Napoli, è ressa alle Poste per le pensioni: i vigili assegnano i numeri

Coronavirus a Napoli, è ressa alle Poste per le pensioni: i vigili assegnano i numeri
di Elena Romanazzi
Sabato 28 Marzo 2020, 09:00 - Ultimo agg. 16:52
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Il pagamento delle pensioni scaglionato seguendo un rigido ordine alfabetico è servito solo in parte ad evitare assembramenti davanti alle poste. Di buon ora gli anziani si sono messi in fila davanti agli uffici postali, tutti quelli con la prima lettera del cognome C e D e non sono mancate le tensioni. Tre gli sportelli aperti negli uffici più grandi proprio per garantire le distanze di sicurezza, due in quelli più piccoli. Ed almeno un ufficio aperto nei comuni sotto i 5000 abitanti.
 

 

Ivo Poggiani, presidente della terza Municipalità (Stella, San Carlo all'Arena) è stato il primo a lanciare l'allarme. «Troppe persone per strada, in troppi davanti agli uffici postali, troppi gli anziani che sono le persone più fragili». Le situazioni critiche - racconta - si sono create in via Minichini e corso Amedeo di Savoia. «Purtroppo non tutti utilizzano home banking o hanno delle carte postali per effettuare i prelievi agli htm - aggiunge- così si sono create code». È intervenuta anche la polizia municipale proprio a corso Amedeo di Savoia, per il rispetto della distanza ma soprattutto per svolgere un compito che non gli compete staccare i bigliettini con i numeri per gli accessi regolamentati, se ci fossero stati più uffici postali aperti non sarebbe accaduto tutto ciò». E in realtà - aggiunge - dovrebbero essere gli uffici postali a disciplinare gli ingressi facendo accordi con la vigilanza privata o con altri soggetti come avviene fuori a supermercati, meno gente aspetta e meglio è soprattutto per le persone anziane, stare fuori per strada è sempre un rischio. Altro giro, altro quartiere. A Bagnoli e Fuorigrotta la situazione è stata mantenuta sotto controllo. «Già due giorni fa - spiega il presidente della X Municipalità Diego Civitillo - era stata allerta la polizia municipale che hanno garantito un presidio davanti gli uffici più grandi, via Diocleziano, via Giulio Cesare e Loggetta, speriamo che anche oggi si mantenga lo stesso ordine senza creare situazioni di pericolo per la salute». Presidio della Municipale anche davanti alla grande posta di corso Meridionale. Stessi controlli a Scampia e all'Arenaccia, grazie ad una disposizione di servizio del comandante della Municipale Ciro Esposito in vista del calendario per il pagamento delle pensioni ma anche fuori ai supermercati dal momento che ieri sono stati accreditati i soldi sulle carte del reddito di cittadinanza.
 

Ai rilievi di Poggiani replica Poste Italiane. «A Napoli sono aperti 55 uffici postali su 66 e per il ritiro dei contanti sono disponibili in città 82 Atm. Per tutelare la salute di tutti, le modalità di accesso agli uffici postali sono regolate, aggiunge Poste, da «rigorose e specifiche norme comportamentali, pensate per garantire che le operazioni si possano svolgere nella massima sicurezza tanto per utenti che per i lavoratori». Per quanto riguarda la situazione all'esterno degli uffici postali, «non essendo di competenza diretta dell'Azienda, si sta gestendo grazie al lavoro delle forze dell'ordine. Perché tutto proceda per il meglio, però, è fondamentale la collaborazione dei cittadini».
 
 

Nonostante le restrizioni si continua ad assistere a scene di irresponsabilità su tutto il territorio, come dimostrano le numerose segnalazioni pervenute al Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che denunciano assembramenti e lunghe code di persone presso gli uffici postali di tutto il territorio campano. A Giugliano e a Grumo Nevano le situazioni più critiche. «Purtroppo assistiamo in questi giorni ad assembramenti fuori le poste. Anche la turnazione in ordine alfabetico non ha funzionato sui nostri territori. Manca alcune volte il senso di responsabilità e l'ignoranza in determinati contesti contribuisce a fare danni - spiega l'ex consigliere dei Verdi di Giuliano Giuseppe D'Alterio - se non modifichiamo immediatamente la nostra mentalità ed il nostro modo di agire usciremo con le ossa rotte da questa emergenza». 

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