Coronavirus a Napoli, Ospedale del Mare in tilt: boom di infermieri infetti

Coronavirus a Napoli, Ospedale del Mare in tilt: boom di infermieri infetti
di Melina Chiapparino
Venerdì 13 Novembre 2020, 09:46
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«Abbiamo paura ma la paura si trasforma in coraggio, quando siamo vicino ai nostri pazienti». Lo dicono con convinzione, ma anche con altrettanta preoccupazione, gli operatori in forza all'Ospedale del Mare risultati positivi al Covid. L'impennata dei casi di Coronavirus tra il personale del pronto soccorso di Ponticelli si registra ormai quotidianamente da circa tre settimane, con numeri mai visti prima, come i 22 sanitari ammalati che attualmente non possono lavorare e sono isolati in casa. La seconda ondata del virus ha senza dubbio colpito un gran numero di professionisti in ambito sanitario. Eppure, nel caso del pronto soccorso di via Enrico Russo, l'incremento è stato particolarmente repentino da quando la struttura si è affollata di un gran numero di pazienti Covid che, quotidianamente, giungono con mezzi propri o trasportati dal 118 e assistiti con ogni tipo di aiuto: dall'ossigenoterapia alla ventilazione non invasiva, fino all'intubazione.

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I CONTAGI
Al momento tra i 22 sanitari del pronto soccorso dell'Ospedale del Mare, positivi al Covid, ci sono 3 medici, 8 operatori socio sanitari e 11 infermieri. La media dell'età che ha coinvolto questa platea di positivi è di circa 40 anni con una percentuale maggiore di uomini rispetto alle donne. Nessuno, fino ad ora, ha avuto bisogno del ricovero ospedaliero o di aiuti significativi per la respirazione: la maggior parte dei casi sono caratterizzati da sintomatologie lievi e, di conseguenza, tutti sono in isolamento domiciliare. Anche i numeri dei pazienti assistiti tra le mura del pronto soccorso crescono in maniera esponenziale con una proporzione ormai schiacciante di casi Covid rispetto ai negativi. Fino a ieri mattina c'erano 34 pazienti nell'area verde e nell'osservazione breve, prima dedicate ai pazienti sospetti e ora sature di positivi accertati, mentre nella zona gialla, 42 assistiti di cui solo una minoranza negativi, isolati con paraventi e dove possibile, il distanziamento.


IL RISCHIO
L'aumento dei contagi tra i sanitari, secondo la Cgil dell'Ospedale del Mare, non può essere interpretato al di fuori delle condizioni in cui i lavoratori operano. «Tutto il personale sanitario è di nuovo alle prese con carichi di lavoro insostenibili - si legge nella nota dei sindacalisti - i casi di contagio tra gli operatori sono in un aumento anche perché non viene garantita fino in fondo la loro sicurezza». Un altro aspetto su cui punta il dito il comparto Rsu Fials dell'Asl Napoli 1 centro, è «la grande concentrazione di positivi tra infermieri e operatori socio sanitari che svolgono l'assistenza diretta e sono a contatto più ravvicinato con i pazienti». Infine, i sindacalisti Fials criticano «la mescolanza di pazienti Covid e la necessità di dispositivi come maschere ffp3 quando la ventilazione e altre terapie a sostegno della respirazione avvengono in locali non adeguati». L'allarme è rilanciato anche da Ciro Carbone, presidente dell'Ordine degli infermieri di Napoli: «Il rischio è alto e gli infermieri stanno lavorando in condizioni estreme come il sovraffollamento di reparti e pronto soccorso».


I POSTI LETTO
Durante la prima ondata pandemica, all'Ospedale del Mare furono contagiati pochi sanitari, nonostante l'iniziale difficoltà nel reperimento dei dispositivi di protezione e la conoscenza ancora immatura dei comportamenti adeguati da adottare in ambito sanitario e persino delle terapie. Oggi, il personale ospedaliero è praticamente specializzato sia per l'esperienza accumulata che per la formazione intervenuta con vere e proprie classi di sanitari addestrati contro il Covid. Da una parte non ci sono evidenze scientifiche che possano dimostrare un nesso univoco tra il personale ospedaliero contagiato e l'assistenza ai casi Covid ma, certamente, con l'aumento dei pazienti positivi, i numeri sono aumentati anche tra i sanitari colpiti dal virus. Da domani, a decongestionare i carichi di lavoro su medici, infermieri e operatori sanitari ci sarà l'attivazione di 40 posti letto ordinari Covid all'ospedale San Giovanni Bosco a cui vanno aggiunti altri 32 posti, ora attivi nella Terapia Intensiva all'Ospedale del Mare.
 

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