Covid a Napoli, il sindaco Manfredi: «La città è fragile, evitare altre chiusure a Natale»

Covid a Napoli, il sindaco Manfredi: «La città è fragile, evitare altre chiusure a Natale»
di Adolfo Pappalardo
Domenica 14 Novembre 2021, 10:00 - Ultimo agg. 20:05
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Dopo palazzo Santa Lucia, il timore della prossima ondata Covid nel bel mezzo delle festività di Natale colpisce anche San Giacomo. «Siamo pienamente entrati nelle quarta ondata, se cresce la percentuale di positivi soprattutto non vaccinati avremo gli ospedali di nuovo ingolfati», è l'allarme del governatore De Luca di due giorni fa facendo intendere che si potrebbe andare verso nuove chiusure; ieri invece è il turno del sindaco Gaetano Manfredi: «Ora è il momento della responsabilità, altrimenti corriamo il rischio di trascorrere invece di un Natale felice come tutti ci auguriamo, ma uno con ulteriori limitazioni». Parole che arrivano nel giorno in cui la città inizia ad assaporare il clima natalizio con l'accensione delle luminarie. Evento che, seppur contestato per alcune installazioni kitsch, dà comunque il via alle prime festività natalizie: quelle che dovrebbero rilanciare, dopo quasi due anni di chiusure e pandemia, il commercio e il turismo in città.

C'è massima attenzione e allerta, quindi.

Anche perché, è il caso di ricordare come esattamente un anno fa, le restrizioni nazionali e regionali scatenarono una sommossa di commercianti nelle strade attorno Santa Lucia. Da qui gli appelli a non abbassare la guardia delle ultime ore. 

Ieri i bollettini segnalano ben 830 i nuovi casi di Coronavirus in Campania dall'analisi di 27.580 tamponi. Con un indice di contagio del 3 per cento che mette la nostra regione al quarto posto tra le regioni italiane. Non è emergenza (la Lombardia, per intenderci, ieri registrava oltre 1200 casi) ma i numeri campani sono abbastanza alti per far scattare l'allarme su quello che potrebbe accadere tra qualche settimana. Da qui l'appello di Manfredi, ieri mattina ad un'iniziativa dell'ordine degli psicologi.

«Corriamo il rischio di trascorrere invece di un Natale felice come tutti ci auguriamo, di essere costretti a un Natale con ulteriori limitazioni. Io però sono fiducioso che la responsabilità dei napoletani prevalga e riusciremo a fermare o rallentare questa quarta ondata», spiega l'ex ministro. E aggiunge: «Io credo che l'Italia non si possa permettere una quarta ondata ed anche Napoli che è una delle città più fragili non può permetterselo - evidenzia il sindaco - soprattutto in questo periodo in cui c'è una ripresa turistica ed economica. Per Manfredi è fondamentale «un grande impegno sulle vaccinazioni perché è l'unica arma per difenderci dal virus, quindi ci vuole anche grande attenzione da parte dei cittadini a continuare a mantenere quelli che sono i presidi di salute pubblica come mascherine, distanziamento e lavaggio mani». E rimanendo in tema il sindaco ne approfitta, sempre ieri mattina, per rilanciare la città nel post-pandemia: «Troveremo una forma ufficiale di cooperazione per ricostruire la città il loro contributo sarà molto importante per ricucire il tessuto sociale». 

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Anche perché il terreno, oltre che sanitario, a Napoli è diventato sociale. È il caso della movida nel centro che è detonatore anche di contagi. «Quello che si è visto nelle ultime settimane tanti ragazzini in preda all'alcol nelle notti napoletane, è qualcosa che ha colpito tutti, i genitori, le famiglie. Quindi dobbiamo trovare insieme la soluzione migliore per fare in modo che il diritto al divertimento si coniughi con il rispetto delle regole e con la tutela dei minori», spiega sempre il sindaco riallacciandosi al tema della pandemia.

E, infatti, aggiunge: «Napoli soffre di problematiche che sono ataviche e che si sono fortemente aggravate con la pandemia: il tema della dispersione scolastica, del disagio nelle varie forme in cui si esprime, il tema dell'abuso di alcol, che adesso è all'ordine del giorno. Stiamo discutendo di questo argomento proprio per cercare di venire incontro alle famiglie, di tutelare i ragazzi ed evitare che l'abuso di alcol possa distruggere il loro futuro». 

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