Vaccino Covid a Napoli: aeroporto e lungomare, ​i nuovi centri per le iniezioni

Vaccino Covid a Napoli: aeroporto e lungomare, i nuovi centri per le iniezioni
di Maria Pirro
Mercoledì 17 Febbraio 2021, 00:00 - Ultimo agg. 14:42
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L’aeroporto diventa crocevia delle vaccinazioni anti-Covid, ma anche il Lungomare è tra i luoghi sulla mappa. Sette i punti per la somministrazione di massa del farmaco indicati dal manager dell’Asl, Ciro Verdoliva, che ha effettuato i sopralluoghi e ha avviato i progetti in modo da procedere con le gare e gli allestimenti. L’obiettivo è quello di accelerare. Già da venerdì potrebbero infatti iniziare in città le convocazioni degli insegnanti e di tutto il personale scolastico alla Mostra d’Oltremare, dopo il via alla campagna per gli ottantenni segnata dal gelo. Mille gli anziani invitati al giorno e percentuali altissime di adesione.

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Prossima apertura: il Covid Vaccine Centre al Madre.

Il sito più piccolo, con effetti speciali. Nel museo di arte contemporanea Donnaregina si punta a realizzare un evento culturale in coincidenza con l’inaugurazione. 

Programmate 300 iniezioni al giorno e, per tutti gli immunizzati, è previsto in omaggio un biglietto d’ingresso a prezzo scontato. La stessa promozione sul ticket per mostre e collezioni è annunciata da Sylvain Bellenger, direttore del Museo e del Real Bosco di Capodimonte che ha messo gratuitamente a disposizione la Fagianeria. Nel complesso borbonico, tra alberi e viali di straordinaria bellezza, si punta a vaccinare mille napoletani al giorno. Così alla Stazione Marittima e nelle aree del piazzale Angioino. 

Per tutte e tre le nuove strutture, il bando di gara è scaduto il 13 febbraio: appalto da assegnare entro fine settimana (ricorsi permettendo) per una spesa complessiva di 381mila euro. Si va a regime entro 15 giorni. Ma il manager Verdoliva, che è ingegnere, in settimana ha effettuato un altro sopralluogo con l’obiettivo di individuare basi in tutti i quartieri. Proprio come richiesto dal governatore Vincenzo de Luca. 

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Tra i siti di interesse, c’è lo scalo di Capodichino. D’intesa con Gesac, il progetto riguarda uno dei terminal aggiuntivi che d’inverno non è utilizzato dai passeggeri. 

Lo spazio interno ed esterno può accogliere fino a 500 persone al giorno. E, in aggiunta, si valuta il sedime militare dell’aeroporto ai comandi del colonnello Vittorio Vicari e affiancato nell’operazione dal generale in pensione, Franco Bianco, che è stato direttore della scuola di formazione della Protezione civile ed è pronto a dare una mano nell’organizzazione e nella verifica preliminare di compatibilità dell’area con le esigenze dell’Asl. Il campo è, però, da attrezzare da zero. Nel fine settimana, la decisione finale. 

La sede simbolo della campagna resta la Mostra d’Oltremare, dove è già possibile convocare 2500 cittadini al giorno. Oltre al padiglione 1, con ingresso da piazzale Tecchio, dotato di quindici box e di un ampio spazio per l’osservazione medica, Verdoliva vuole prendere in gestione il padiglione 2, che ha anche un accesso separato da viale Kennedy. Il piano è affidato all’architetto Antonio Bruno, responsabile dell’area tecnica della direzione strategica.

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Infine, ci sono altri tre grandi centri disegnati sulla carta. Da attivare, non a stretto giro. Molto dipende dal piano e dai tempi di fornitura delle scorte in arrivo da Roma. 

Grande è l’attenzione per le periferie. Un sito è previsto in piazza Ciro Esposito a Scampia, un altro nel PalaVesuvio a Ponticelli. E, un altro ancora, sul Lungomare. In via Caracciolo. Lì dove per anni è stato organizzato il Pizza Village potrebbero essere allestite le tensostrutture con frigoriferi, ma per conservare e somministrare i vaccini. 
 

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