Napoli, caos Ospedale del Mare: attese record per i test

Napoli, caos Ospedale del Mare: attese record per i test
di Melina Chiapparino
Domenica 13 Dicembre 2020, 11:45
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È caos nel pronto soccorso dell'ospedale del Mare, affollato di pazienti in attesa di ricovero. Il numero degli ammalati destinati allo smistamento nei reparti del presidio di Ponticelli continua a registrare dati record, nonostante l'emergenza Covid più acuta si sia placata. A distanza di un mese dall'esplosione dei contagi da Sars-Cov2, che aveva causato il sovraffollamento del pronto soccorso di via Enrico Russo, le aree del codice giallo, verde e rosso continuano a essere utilizzate per il ricovero dei degenti. Ancora una volta, la presenza di numerose lettighe, spesso sistemate senza la possibilità di distanziarle, riduce gli spazi per medici e infermieri, costretti a gestire la folla di pazienti utilizzando anche corridoi e stanze sul piano. Il problema non è più la percentuale di casi positivi al Coronavirus, ormai ridotta ai minimi termini, ma proprio la sosta dei degenti nel pronto soccorso che, nella maggior parte dei casi, è dovuta alla procedura del tampone molecolare.

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I TAMPONI
Le attese per gli esiti dei test durano tra i 2 e i 3 giorni e comportano la permanenza dei pazienti nel pronto soccorso che senza i risultati non possono essere spostati nei reparti.

In pratica, il gran numero di degenti che ogni giorno afferisce all'ospedale del Mare determina inevitabilmente questo ingorgo nel pronto soccorso.


I DATI
Nel pronto soccorso di Ponticelli, che abbraccia un territorio vasto e afferente sia all'Asl Napoli 1 che all'Asl Napoli 3, il numero di pazienti ricoverati e in attesa del trasferimento nei reparti, registra una media di 50 degenti al giorno. I dati più recenti, ad esempio quelli riguardo la situazione di ieri sera, documentano la presenza di 49 degenti, sistemati principalmente nell'area dei codici gialli, e 4 persone assistite nei due box dei codici rossi. Questi numeri risentono dei tempi di attesa per l'esito dei tamponi naso-faringei che, se da un lato garantiscono la sicurezza di ammalati e sanitari, dall'altro allungano decisamente i tempi. Di regola, tutti gli assistiti all'ospedale del Mare vengono sottoposti, durante la fase di accettazione, ai tamponi rapidi che, nel giro di circa un quarto d'ora, rivelano l'esito del test per il Covid, ma questo tipo di accertamento può contemplare falsi risultati e, per la maggioranza degli assistiti, è previsto il secondo tampone, quello appunto molecolare. La discriminante, come indicato nei protocolli dell'azienda ospedaliera, riguarda una serie di valutazioni cliniche che solo in caso di tampone rapido negativo e assenza di qualsiasi sintomo riconducibile al Covid, potrebbe far escludere il secondo tipo di tampone. Nella pratica, la maggior parte dei pazienti esegue il tampone molecolare, aspettando l'esito per un tempo che varia tra le 48 e le 72 ore, La conseguenza è il sovraffollamento di questi giorni e la presenza costante di un gran numero di lettighe, spesso una accanto all'altra.


IL LABORATORIO
«L'ospedale del Mare, in quanto Covid Center, dovrebbe essere dotato di un laboratorio interno per processare direttamente i tamponi molecolari per il Covid». La proposta di implementare le attività del laboratorio del presidio di Ponticelli arriva dal comparto della Cgil dell'Asl Napoli 1 che, fin dal primo lockdown, ha proposto di «velocizzare i tempi per la diagnosi della Sars-Cov2 così da congestionare le presenza dei degenti nel pronto soccorso ed evitare l'invio dei tamponi all'ospedale San Paolo» spiega Rosario Cerullo. Sulle tempistiche dei tamponi, invece, la direzione dell'Asl Napoli 1, ha fatto sapere di aver attivato da qualche giorno una procedura rafforzata, direzionando i test anche verso un laboratorio privato con l'obiettivo di processarli entro 12 ore. Un tempo che agevolerà anche i controlli sugli operatori sanitari dell'ospedale del Mare che, secondo un recente studio dell'Asl partenopea, non sono affatto i più contagiati. Da marzo a novembre, su un totale di 7238 tamponi solo 253 sono risultati positivi ovvero poco più del 3 per cento.

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