Con la diffusione di Omicron, si incontrano napoletani di ogni ceto ed età, nelle file per i tamponi notturni in città. Sono otto - informa Federfarma - le farmacie che offrono il servizio dei test antigenici «fino a mezzanotte», come si legge per esempio a caratteri cubitali alla farmacia Al Policlinico, in zona ospedaliera, al chiosco di Farmacie Unite in piazza Vittoria, o alla Petrone di Pianura. Tanti volti in attesa. E tante storie: operai o giovanissimi non vaccinati che eseguono il test per potersi presentare al lavoro. E altri under 30 reduci da un contatto con un amico appena risultato positivo. Ragazzi e ragazze che fanno il test di giovedì, per passare un weekend da «tamponati» con gli amici. Tante vicende, tutte diverse ma scritte dalla mano del Covid, che il 30 gennaio (data in cui due turisti cinesi risultarono positivi a Roma), compirà due anni esatti dalla sua prima apparizione ufficiale in Italia.
Poche le auto in giro. Bar e ristoranti sono semideserti. Il freddo, la paura del contagio, gli isolamenti e le quarantene tengono a casa migliaia di napoletani, in queste ore. Specialmente col buio. Eppure, all’esterno di alcune croci verdi si trovano luci e movimento. Quasi un by night in farmacia, con regolare e attento distanziamento. Nell’esercizio Al Policlinico, in coda e in attesa del tampone rapido, ci sono una quindicina di persone. Il primo a farsi avanti è un giovane 24enne che stringe la mano alla fidanzata: «Siamo qui perché abbiamo appena saputo che un nostro amico, con cui abbiamo passato il pomeriggio quattro o cinque giorni fa, è risultato positivo - sospira - Speriamo vada tutto bene». Il secondo è un alto signore sulla cinquantina: «Come mai faccio il tampone di notte? - dice - Semplice: perché devo andare a lavorare domani mattina. Mi è scaduto il Green pass, visto che non sono vaccinato, e senza certificato verde non mi fanno entrare in fabbrica». «C’è mia madre positiva - sospira una signora alla Petrone di Pianura - Voglio capire se mi sono contagiata». In piazza Vittoria si incontra una coppia di amici adolescenti: «I tampone ci serve - sorridono - Siamo alle porte del weekend, e dobbiamo capire se possiamo passare il fine settimana con la nostra comitiva. Facciamo tutti il tampone, prima di incontrarci. I nostri genitori ci hanno imposto questa regola per poter uscire».
Il boom di test notturni è iniziato nelle festività. «Abbiamo due centri per i test rapidi notturni - spiega Vincenzo Piscicelli, direttore delle farmacie internazionali del gruppo Petrone - Uno si trova nell’hub vaccinale di piazza Vittoria e l’altro nella nostra sede di Pianura.
«Ancora una volta le farmacie si confermano uno strumento valido per la prevenzione capillare e costante sul territorio - commenta l’assessore comunale alla Salute e presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli, Vincenzo Santagada - Continuano la propria opera che integra quella delle strutture ospedaliere e delle Asl come presidio sanitario più vicino ai cittadini. I farmacisti stanno dimostrando di sentire la grande responsabilità sociale che deriva da questo ruolo fondamentale».
«Dalla scorsa estate è in vigore un protocollo nazionale - spiega Riccardo Maria Iorio, presidente di Federfarma Napoli - in virtù del quale le farmacie aderenti offrono i tamponi alla cittadinanza ad un prezzo calmierato massimo di 15 euro. Chi presenta una valida certificazione medica in virtù della quale non può ricevere il vaccino, ha diritto al tampone gratuito. A partire da Natale, la maggioranza dei tamponi eseguiti in farmacia è riconducibile a persone che hanno avuto contatti con soggetti positivi. In funzione dell’aumento dei vaccinati, i tamponi somministrati per ottenere il Green pass per accedere al lavoro stanno diminuendo».