​Covid a Napoli, appello a De Luca:
«Test per la polizia penitenziaria»

Covid a Napoli, appello a De Luca: «Test per la polizia penitenziaria»
Domenica 6 Settembre 2020, 13:59 - Ultimo agg. 17:50
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 L'Unione dei Sindacati della Polizia Penitenziaria "ritiene gravissimo che, a differenza delle altre province campane, dove il personale in servizio negli istituti di pena è stato sottoposto ai test sierologici, negli istituti della città di Napoli di Poggioreale e Secondigliano ed i relativi uffici e servizi l'ASL NA 1 sebbene sollecitata dall'Amministrazione penitenziaria regionale, non abbia ancora provveduto alla somministrazione dei suddetti test".

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"Chiamiamo in causa direttamente il Presidente De Luca - continua la nota a firma del segretario regionale Ciro Auricchio e del presidente Giuseppe Moretti - affinché, a fronte dell'emergenza di questi giorni, interceda direttamente con il direttore dell'ASL NA 1 dott. Ciro Verdoliva perché, come fatto per il personale scolastico, anche la Polizia Penitenziaria in servizio nelle carceri napoletane sia sottoposta a screening per l'individuazione di eventuali positivi". "Tale azione si ritiene non più rinviabile perché necessaria ad arginare l'insorgere di possibili pericolosissimi focolai in istituti sovraffollati come quelli di Poggioreale e Secondigliano, notoriamente tra gli istituti di pena più sovraffollati d'Europa". 

Sulla vicenda interviene con una nota il management dell’Asl Napoli 1 Centro dicendosi «incredulo della richiesta. L’8 luglio 2020, infatti, con nota indirizzata a mezzo Pec ai competenti uffici delle Case Circondariali afferenti al proprio territorio di competenza (Poggioreale, Secondigliano e Nisida), la direzione generale dell’ASL Napoli 1 Centro ha dato avvio al Piano Regionale di potenziamento delle attività diagnostiche dei casi COVID-19 e di screening degli operatori sanitari e della popolazione maggiormente esposta in Regione Campania, chiedendo alle singole case circondariali di aderire e di rendere disponibili le particolari condizioni di sicurezza che dovranno essere garantite nel corso delle attività. È bene ricordare che il piano messo in campo dalla Regione prevede, tra l’altro, che “le ASL, per tutti i soggetti presenti presso gli Istituti Penitenziari (dipendenti e detenuti) e per le strutture assimilabili, ricadenti nell’ambito territoriale di propria competenza, provvedano all’esecuzione degli screening con tampone rinofaringeo. L’attività di screening, tramite tampone, è rivolta anche per ogni nuovo detenuto proveniente dall’esterno o da altro Istituto Penitenziario”. Non è un caso che l’esecuzione dei tamponi sia stata regolarmente effettuata presso il carcere minorile di Nisida, che ha prontamente aderito dando riscontro alla ASL e per il quale si è già assicurata una seconda tornata la settimana p.v.; così come fin dall’inizio dell’emergenza COVID19 l’ASL Napoli 1 Centro, a semplice richiesta delle direzioni degli Istituti penitenziari - anche per le vie brevi - ha eseguito decine di tamponi assicurandone la processazione immediata e l’esito in 12/24 ore . La direzione generale dell’ASL Napoli 1 Centro evidenzia che solo nei giorni uu.ss. ha ricevuto elenco del personale (che volontariamente si è reso disponibile al test) e solo relativamente all’Istituto di Poggioreale e - compatibilmente con la nuova fase di emergenza – assicura la disponibilità a fissare l’inizio dell’attività fin dalla prossima settimana. Nell’evidenziare comunque che l’ASL Napoli 1 Centro è pronta, gia dal luglio 2020, a svolgere il proprio compito si ritiene gravissimo che L'Unione dei Sindacati della Polizia Penitenziaria non sia al corrente della nota prot.

n°145417 del 08.07.2020 finalizzata - nel rispetto degli indirizzi del governo regionale in materia di COVID-19 – a tutelare tempestivamente quanti lavorano nell’ambito del sistema penitenziario e dei detenuti, ed è sorprendente che non vi sia un controllo fattuale prima di lanciare appelli o far intravedere una gestione superficiale, che hanno come unico effetto quello di creare incertezza e allarme nei cittadini».

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