Don Mimmo Battaglia arcivescovo di Napoli: «Il mio pensiero per le vittime, gli sfollati e i soccorritori di Ischia»

L'intervento dell'arcivescovo nella cerimonia in piazza del Gesù Nuovo

La messa di don Mimmo Battaglia
La messa di don Mimmo Battaglia
Giovedì 8 Dicembre 2022, 14:26 - Ultimo agg. 17:07
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«Gratitudine» nei confronti dei Vigili del fuoco è stata espressa dall'arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia nella sua omelia in occasione della festività dell'Immacolata in piazza del Gesù Nuovo, per il loro intervento nelle zone di Ischia «martoriate dalla frana».

Don Mimmo Battaglia ha rivolto il proprio pensiero «a questi fratelli e sorelle, alle vittime, agli sfollati, ai soccorritori, alla Chiesa isclana e al suo pastore.

Oltre che dalla nostra preghiera, siano sostenuti dalla forza della nostra solidarietà, solidarietà in cui Napoli non è seconda a nessuno, e lo dico con fierezza, con la fierezza di chi si sente ormai parte di questo popolo spesso ferito ma sempre solidale». 

 

«Napoli, torna a far incontrare le tue membra, abbatti gli steccati difensivi tra classi sociali, aiuta i tuoi figli a sentirsi tutti solidali gli uni con gli altri. Napoli, prendo a prestito le parole di uno dei tuoi figli e ti prego: non ti disunire». Cita il regista Paolo Sorrentino e una celebre battuta del suo «E stata la mano di Dio» don Mimmo Battaglia.  «Napoli - ha aggiunto  - conserva la gioia dell'incontro, moltiplicala, trasformandola nella letizia dell'unità ritrovata, santificala riscoprendo che la gioia è reale, vera, duratura solo quando condivisa con tutti, partendo da coloro che hanno meno motivi e possibilità per gioire. Che a tutti i livelli si riscopra la gioia dell'incontro, la bellezza dell'ascolto profondo dell'altro e la forza del dialogo e dell'unità. E anche se è normale e oserei dire necessario confrontarsi partendo da punti di vista distanti e differenti, questi non si trasformino mai in assolutismi che impediscono l'incontro e il dialogo ma diano piuttosto vita a quella 'convivialità delle differenzè tanto cara ad un profeta del nostro Sud». 

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