Napoli, aumentano gli abusi sulle donne: 15 denunce al giorno e trend in crescita

Codice rosso, Sos degli inquirenti: "C'è troppa soggezione economica"

Donne, boom di abusi 15 denunce al giorno: «Il trend è in crescita»
Donne, boom di abusi 15 denunce al giorno: «Il trend è in crescita»
Leandro Del Gaudiodi Leandro Del Gaudio
Giovedì 7 Marzo 2024, 23:00 - Ultimo agg. 8 Marzo, 17:35
4 Minuti di Lettura

Ogni giorno, le stesse storie. E ogni anno, ci sono sempre più storie da raccontare e più fatti da verificare. Sembra una iattura, ma è così: da un anno all’altro, cresce il numero di denunce legate a casi di violenza sulle donne, con un trend che va raccontato alla luce di un doppio possibile approccio. Da un lato, preoccupano i casi di violenza in aumento; dall’altro, si spera che tante denunce corrispondano a una rinnovata fiducia da parte delle vittime nei confronti delle istituzioni.

Uno scenario simile a quello raccontato dal presidente di Corte di Appello nel corso dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, quando toccò alla più alta carica giudiziaria del distretto, il magistrato Eugenio Forgillo, sollevare l’attenzione sul record di interventi in materia di codice rosso, ma che ha fatto registrare comunque una clamorosa impennata. Basti pensare che, rispetto a quanto ratificato dai vertici della Corte di appello, i dati più recenti confermano il trend in crescita.

Qualche numero, per essere chiari: dal primo settembre del 2022 al primo settembre del 2023 sono stati iscritti 5439 procedimenti penali che hanno almeno una donna come parte offesa; ne sono stati definiti 4530; a gennaio del 2023 i fascicoli sopravvenuti sono stati 453; mentre a gennaio del 2024 i fascicoli sopravvenuti sono stati 551.

Video

Una galleria umana che attende il lavoro di undici magistrati inquirenti, quelli che compongono la sezione che contrasta i reati contro le fasce deboli: parliamo di un pool che da quattro anni viene coordinato dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, in passato magistrato di spicco della Dda di Napoli (suo il fascicolo culminato nella cattura di Michele Zagaria, ndr), capace di gestire il lavoro in uno scenario legislativo tutt’altro che semplice. Siamo negli anni del cosiddetto codice rosso, che impone scelte rapide ed efficaci quando agli organi di polizia arriva la denuncia di una donna.

Presunti episodi di stalking, di abusi, di percosse vanno verificati, con un sistema di accertamento che punta a garantire rispetto e dignità per tutti i soggetti coinvolti. A partire dalle donne che denunciano forme di violenza, per poi passare ai bambini che spesso rappresentano l’altra faccia dell’inferno domestico in cui si va a scavare. Come è accaduto a Pianura appena qualche giorno fa, in uno scenario da brividi, puntualmente ricostruito dai carabinieri: lui prende a schiaffi la moglie, all’interno della propria abitazione, sotto gli occhi dei loro tre figli. Va avanti, la violenza è un crescendo. Sempre lui prende un coltello e aggredisce la moglie, ferendola al braccio. Sangue ovunque.

Lacrime e veleni in una casa funestata anche in passato da episodi del genere. Ed è sempre lui a lasciare la propria abitazione, chiudendo dall’esterno a chiave la porta. Arrivano i carabinieri e i vigili del fuoco, iniziano le indagini, si comprende che l’uomo era avvezzo a un certo tipo di violenza domestica. Fatto sta che nelle carte dell’arresto, si legge che uno dei tre figli in passato ha addirittura filmato con il proprio cellulare episodi di aggressione del padre contro la madre. Un otto marzo particolare per la madre dei tre bambini, per la donna costretta a medicarsi in ospedale per i colpi di coltello subiti al braccio: in queste ore infatti l’uomo è stato trattenuto in cella, per una sfilza di accuse legate alla violenza di genere. Reati da codice rosso. Come i casi di violenza sessuale. A leggere gli esposti arrivati in Procura, lo scenario sta cambiando.

Il boom di turisti che ha scandito gli anni del dopo pandemia è evidente anche alla luce delle denunce di violenza sessuale, più o meno come si registra in contesti vacanzieri attraversati da grandi flussi di visitatori. Aumentano le denunce per casi di droga dello stupro o per episodi avvenuti all’interno di localini notturni, in un contesto investigativo che spinge gli inquirenti a svolgere accertamenti e audizioni testimoniali a stretto giro. L’ultimo caso noto di violenza sessuale di cui si è parlato in questi giorni ha riguardato una denuncia sporta da una cittadina britannica, che sostiene di essere stata violentata in un bagno di un locale del centro storico. Agli atti ci sono i tamponi, la prova del Dna, alcuni messaggi di aiuto spediti dalla cittadina inglese, ma anche la versione difensiva del barman finito sabato agli arresti domiciliari. Una ricostruzione passata - in questo come in altri casi - attraverso incidenti probatori, veri e propri anticipi di processi, che rappresentano la nuova frontiera di uno scenario in espansione.