Si è sfiorata la tragedia a Fuorigrotta dove, a causa del vento forte, un albero di grosse proporzioni è venuto giù invadendo via Giulio Cesare. Una tragedia annunciata secondo alcuni e non prevedibile per altri. Un evento che divide i residenti e gli amministratori locali ma che, soprattutto negli ultimi anni, si è verificato più volte nel quartiere flegreo. Solo due anni fa, nell'Ottobre del 2018, un albero travolse un 21enne di San Nicola La Strada in via Claudio. A pochi passi dal luogo che oggi torna a far discutere. Radici marce o terreno instabile, manutenzione che non viene effettuata o evento imprevedibile? Tutte domande a cui si cerca di dare risposta.
«Era prevedibile che accadesse – affermano l'ingegnere Pasquale Caputo coordinatore del gruppo di protezione civile Conita e l'attivista di Retake Napoli Francesco Sollo – e bisognava fare in modo che l'albero venisse messo in sicurezza. Ogni volta che c'è vento forte andiamo in allarme in questo quartiere anche perchè, l'albero caduto non è il solo a versare in condizioni preoccupanti. Le radici dimostrano come il fusto non fosse in buone condizioni e come lui temiamo ce ne siano tanti. Basta continuare a camminare lungo via Giulio Cesare o lungo il Viale Augusto per rendersi conto che ci sono altre situazioni da tenere sotto controllo.
Interventi di ispezione e supervisione che il presidente della X Municipalità Diego Civitillo, afferma di aver già predisposto. Controlli con esperti ed agronomi che dovranno tenere conto del pericolo del verde nel quartiere. «Ci rendiamo conto del problema – afferma Civitillo – e siamo i primi a volere la sicurezza dei nostri cittadini. Proprio per questo, già da tempo, stiamo controllando le aree verdi tra Fuorigrotta e Bagnoli. Purtroppo con venti ad 80 chilometri l'ora possiamo sempre trovarci in difficoltà, ma stiamo lavorando affinchè anche queste situazioni non si verifichino più. E' importante mettere al sicuro gli abitanti della zona preservando e curando gli alberi che contraddistinguono gli spazi verdi dei nostri quartieri».