Ex Montefibre di Acerra, visite mediche negate agli operai: «Ufficio amianto chiuso»

Ex Montefibre di Acerra, visite mediche negate agli operai: «Ufficio amianto chiuso»
di Pino Neri
Domenica 13 Febbraio 2022, 12:18 - Ultimo agg. 12:28
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«C'è carenza di personale, per questo motivo l'ufficio è chiuso e quindi la sua richiesta non può essere soddisfatta». È la disarmante risposta trasmessa nero su bianco agli ex operai della Montefibre di Acerra dal dirigente del dipartimento prevenzione medicina del lavoro dell'Asl Napoli 3 Sud. Operai che da quasi vent'anni hanno perso il posto e che percepiscono un ammortizzatore sociale di appena 500 euro al mese. Nel frattempo, quelli che un tempo furono gli addetti del grande stabilimento chimico acerrano chiuso nel 2004, troppo giovani per andare in pensione ma troppo vecchi per essere ricollocati al lavoro, stanno tentando di farsi riconoscere lo status di lavoratori che hanno operato in fabbrica sotto la costante minaccia dell'amianto. Uno status che una volta riconosciuto, consentirebbe a molti di loro, sono 172, di poter conseguire il sogno di una pensione.

Per documentare l'esposizione al rischio amianto negli anni in cui hanno lavorato in fabbrica, gli ex operai della Montefibre devono chiedere e ottenere dall'Asl di competenza una dettagliata visita medica. Cosa che al momento risulta impossibile a tutti gli ex lavoratori dell'impianto chimico che abitano nel territorio di competenza sanitaria dell'Asl Napoli 3 Sud.

«L'unità operativa amianto dell'Asl Napoli 3 sud non è funzionalmente operativa per carenza di personale, pertanto la richiesta non può essere soddisfatta» il messaggio inviato dal dirigente del settore, attraverso una mail, agli operai Montefibre. «È incredibile commenta Mimmo Falduti, uno degli ex lavoratori lo Stato ha dichiarato che dobbiamo essere sottoposti a sorveglianza sanitaria proprio per capire quanti di noi hanno lavorato a stretto contatto con l'amianto e quanti ne hanno subito le conseguenze sanitarie, ma gli uffici che devono verificare tutto ciò non funzionano».

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Falduti precisa comunque che l'altra Asl che si sta interessando del caso, la Napoli 2 Nord, ha «un'unità operativa amianto funzionante e che sta già da tempo visitando gli ex operai Montefibre». Lo stesso tipo di ufficio dell'Asl Napoli 3 Sud si trova a Castellammare di Stabia. Ma come ha già specificato il dirigente della medicina del lavoro di questa Asl, l'ufficio è chiuso perché non ci sono addetti a sufficienza.

Il responsabile della medicina del lavoro dell'Asl Napoli 3 sud, nel messaggio che ha reso noto l'indisponibilità dell'ufficio amianto stabiese, ha suggerito un percorso alternativo. «Potete farvi fare una ricetta dal medico di base e quindi potete effettuare le visite e depositare i documenti presso le strutture sanitarie convenzionate».

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