Riduzione drastica dei posti su treni e autobus, aumento del numero di corse in Circumvesuviana (rispetto alle attuali tagliate all'inizio dell'emergenza), possibilità di prenotare corse speciali sui bus, niente biglietti a bordo e una raccomandazione ai pendolari: «Collaborate». L'Eav è pronta per la fase 2 dell'emergenza sanitaria, con la consapevolezza che le misure adottate, alcune delle quali molto rigide, rappresentano una sperimentazione e, come tali, potrebbero essere modificate in corso d'opera. Di certo, il 4 maggio si parte: ieri il presidente Umberto De Gregorio ha incontrato anche le associazioni dei consumatori e online è già partita una campagna di comunicazione che crescerà nei prossimi giorni, con avvisi sui treni e sulle stazioni, anche sonori, per spiegare tutto ai passeggeri.
La principale delle novità è legata al numero dei posti disponibili sui mezzi: saranno circa 100 sui treni della Circumvesuviana e circa 20 sugli autobus. In generale, salirà a bordo solo il 25 o al massimo il 30% delle persone che prima venivano accolte. Sui mezzi verranno indicate le sedie su cui non ci si potrà accomodare: segnaposti al contrario, insomma. Ci saranno limitazioni anche lungo i corridoi. In compenso, in Circumvesuviana ci sarà un incremento di corse rispetto all'attuale orario con i primi treni che partiranno alle 6 del mattino (sul sito Eav ci sono gli orari completi per ogni linea), mentre resta invariato l'orario in Cumana e Circumflegrea. Per gli autobus si potranno, invece, prenotare corse aggiuntive con una telefonata: il personale verificherà la possibilità di garantire il servizio ma, in generale, anche per i bus le corse aumenteranno. Resta il problema della gestione degli utenti, chiamati innanzitutto a rispettare le regole sull'igiene e sul distanziamento (uso tassativo di guanti e mascherine) e poi a presentarsi già col biglietto, che non sarà più possibile comprare a bordo. Macchinisti e capitreno non avranno la responsabilità di eventuali assembramenti, ma saranno tenuti ad avvertire le forze dell'ordine ogni volta che dovessero notare comportamenti sbagliati, mentre i conducenti di autobus possono saltare le fermate se ritengono di non riuscire a garantire che il numero di viaggiatori sia basso.
I passeggeri, inoltre, possono segnalare loro stessi situazioni di emergenza attraverso la app Sam, nata per fronteggiare gli atti vandalici e oggi utile in tempi di coronavirus. Per evitare invasioni, inoltre, sono state chiuse 10 fermate e stazioni, 8 della Circumvesuviana e 2 della Cumana: sono quelle dove è impossibile controllare l'afflusso di gente, perché non presenziate dai capistazione o con troppi ingressi. In altre stazioni potrebbero, in futuro, essere installati termoscanner (intanto la temperatura verrà misurata ai lavoratori), mentre a Piazza Garibaldi e Montesanto potrebbero arrivare i dispositivi che conteggiano il numero di persone presenti. Si sta valutando anche le ipotesi di chiudere le sale d'attesa troppo piccole. La sanificazione, in ogni caso, sarà costante, a cominciare dalle maniglie e dai pulsanti delle porte di accesso che, come è noto, possono essere pericolosi veicoli del virus. Su ogni stazione vi saranno i dispenser con i disinfettanti e, compatibilmente con le condizioni meteo, si dovranno aprire i finestrini dei treni per far passare l'aria.
Novità anche per il personale amministrativo, il 50% del quale sarà messo in smart working. Attualmente il cosiddetto lavoro agile riguarda circa il 90% di tutto il personale. Gli ingressi in ufficio saranno scaglionati in tre fasce orarie, dalle 7,30 alle 10.30. Tutto il piano è stato presentato, ieri, anche alle associazioni di consumatori, dopo che nei giorni passati ci sono stati incontri con i sindacati sia in Regione che con i vertici Eav. «Abbiamo deciso di monitorare costantemente l'efficacia dei provvedimenti, attraverso la convocaazone peridica di un tavolo di confronto», spiega Umberto De Gregorio, mentre Giuseppe Ambrosio di Codici CampaniaCentro per i diritti del cittadino, che ha partecipato alla riunione, commenta: «La vedo dura, mai come stavolta ci sarebbe stato bisogno di un trasporto pubblico efficiente.