Fase due, rivoluzione su bus e treni: ecco come si viaggerà a Napoli e in Campania

Fase due, rivoluzione su bus e treni: ecco come si viaggerà a Napoli e in Campania
di Francesco Gravetti
Venerdì 1 Maggio 2020, 09:00
4 Minuti di Lettura

Riduzione drastica dei posti su treni e autobus, aumento del numero di corse in Circumvesuviana (rispetto alle attuali tagliate all'inizio dell'emergenza), possibilità di prenotare corse speciali sui bus, niente biglietti a bordo e una raccomandazione ai pendolari: «Collaborate». L'Eav è pronta per la fase 2 dell'emergenza sanitaria, con la consapevolezza che le misure adottate, alcune delle quali molto rigide, rappresentano una sperimentazione e, come tali, potrebbero essere modificate in corso d'opera. Di certo, il 4 maggio si parte: ieri il presidente Umberto De Gregorio ha incontrato anche le associazioni dei consumatori e online è già partita una campagna di comunicazione che crescerà nei prossimi giorni, con avvisi sui treni e sulle stazioni, anche sonori, per spiegare tutto ai passeggeri.
 

 

La principale delle novità è legata al numero dei posti disponibili sui mezzi: saranno circa 100 sui treni della Circumvesuviana e circa 20 sugli autobus. In generale, salirà a bordo solo il 25 o al massimo il 30% delle persone che prima venivano accolte. Sui mezzi verranno indicate le sedie su cui non ci si potrà accomodare: segnaposti al contrario, insomma. Ci saranno limitazioni anche lungo i corridoi. In compenso, in Circumvesuviana ci sarà un incremento di corse rispetto all'attuale orario con i primi treni che partiranno alle 6 del mattino (sul sito Eav ci sono gli orari completi per ogni linea), mentre resta invariato l'orario in Cumana e Circumflegrea. Per gli autobus si potranno, invece, prenotare corse aggiuntive con una telefonata: il personale verificherà la possibilità di garantire il servizio ma, in generale, anche per i bus le corse aumenteranno. Resta il problema della gestione degli utenti, chiamati innanzitutto a rispettare le regole sull'igiene e sul distanziamento (uso tassativo di guanti e mascherine) e poi a presentarsi già col biglietto, che non sarà più possibile comprare a bordo. Macchinisti e capitreno non avranno la responsabilità di eventuali assembramenti, ma saranno tenuti ad avvertire le forze dell'ordine ogni volta che dovessero notare comportamenti sbagliati, mentre i conducenti di autobus possono saltare le fermate se ritengono di non riuscire a garantire che il numero di viaggiatori sia basso.
 

I passeggeri, inoltre, possono segnalare loro stessi situazioni di emergenza attraverso la app Sam, nata per fronteggiare gli atti vandalici e oggi utile in tempi di coronavirus. Per evitare invasioni, inoltre, sono state chiuse 10 fermate e stazioni, 8 della Circumvesuviana e 2 della Cumana: sono quelle dove è impossibile controllare l'afflusso di gente, perché non presenziate dai capistazione o con troppi ingressi. In altre stazioni potrebbero, in futuro, essere installati termoscanner (intanto la temperatura verrà misurata ai lavoratori), mentre a Piazza Garibaldi e Montesanto potrebbero arrivare i dispositivi che conteggiano il numero di persone presenti. Si sta valutando anche le ipotesi di chiudere le sale d'attesa troppo piccole. La sanificazione, in ogni caso, sarà costante, a cominciare dalle maniglie e dai pulsanti delle porte di accesso che, come è noto, possono essere pericolosi veicoli del virus. Su ogni stazione vi saranno i dispenser con i disinfettanti e, compatibilmente con le condizioni meteo, si dovranno aprire i finestrini dei treni per far passare l'aria.
 
 

Novità anche per il personale amministrativo, il 50% del quale sarà messo in smart working. Attualmente il cosiddetto lavoro agile riguarda circa il 90% di tutto il personale. Gli ingressi in ufficio saranno scaglionati in tre fasce orarie, dalle 7,30 alle 10.30. Tutto il piano è stato presentato, ieri, anche alle associazioni di consumatori, dopo che nei giorni passati ci sono stati incontri con i sindacati sia in Regione che con i vertici Eav. «Abbiamo deciso di monitorare costantemente l'efficacia dei provvedimenti, attraverso la convocaazone peridica di un tavolo di confronto», spiega Umberto De Gregorio, mentre Giuseppe Ambrosio di Codici CampaniaCentro per i diritti del cittadino, che ha partecipato alla riunione, commenta: «La vedo dura, mai come stavolta ci sarebbe stato bisogno di un trasporto pubblico efficiente.
Ho molte perplessità sulla possibilità di assicurare il distanziamento tra le persone». Nei giorni scorsi si erano fatti sentire pure i comitati dei pendolari della Circumvesuviana, col portavoce Enzo Ciniglio: «È giusto che ognuno faccia la sua parte, ma gli utenti devono essere messi in condizone di viaggiare in sicurezza».

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