Ferita e al gelo: la lenta agonia
della ex badante morta a Ischia

Ferita e al gelo: la lenta agonia della ex badante morta a Ischia
di Massimo Zivelli
Lunedì 25 Febbraio 2019, 09:33
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Una caduta accidentale ed il freddo eccessivo sarebbero fra le cause della morte di Renata Hamera, la ex badante di origine polacca il cui cadavere è stato rinvenuto all'alba di ieri all'interno del rudere del Pio Monte della Misericordia a Casamicciola Terme. Quarantasette anni, da almeno una decina sull'isola d'Ischia dove in tanti la conoscevano, i carabinieri della compagnia di Ischia l'hanno rinvenuta a terra, bocconi, con una ferita lacero contusa alla testa. In un primo momento si è pensato anche ad una aggressione che la donna poteva aver subito nelle ore precedenti, ma successivamente i rilievi approfonditi sul posto condotti dai militari al comando del capitano Angelo Pio Mitrione, hanno portato ad escludere questa possibilità.

LE INDAGINI
La donna è morta in maniera accidentale cadendo mentre dormiva da una panchina in pietra del parco del Pio Monte ed andando a sbattere con la testa sullo spigolo in pietra di una aiuola. Solo l'esame autoptico che verrà eseguito a Napoli nelle prossime ore, potrà stabilire se la senza tetto è morta sul colpo a seguito del trauma, oppure se la morte sia sopravvenuta lentamente, anche a causa delle rigide temperature raggiunte anche sull'isola nella notte fra sabato e domenica. A dare l'allarme è stato un altro senza tetto che dormiva in un giaciglio di fortuna a poche decine di metri da quello in cui stava trascorrendo la notte la sventurata donna. L'uomo si è accorto della tragedia perché di ritorno dal pronto soccorso dell'ospedale Rizzoli, al quale si era rivolto per un malore causato dal freddo, ha notato il corpo di Renata riverso a terra ed ha subito allertato i carabinieri. Poco prima delle sei di ieri dunque, la salma è stata recuperata per essere trasferita a Napoli per l'esame medico legale.

 

I DOCUMENTI
L'identificazione della donna è stata resa possibile dai suoi documenti di riconoscimento, che i carabinieri hanno rinvenuto fra i poveri effetti personali in alcune buste di plastica. Nel momento in cui si è sparsa la voce, in tanti hanno compreso che si trattava della ex badante giunta dalla Polonia tanti anni prima e che, senza un lavoro e completamente povera, si era adattata a vivere in strada. Ed anche una delle sue figlie è solita vivere in ricoveri di fortuna. Le circostanze della sua morte - la prima del genere nelle cronache locali - hanno lasciato il segno. Fra i primi commenti quello del responsabile della Lega per Salvini di Casamicciola Terme. «Una donna è morta la notte scorsa nella indifferenza totale di quanti sono preposti a vigilare sul territorio» scrive Vitale Pitone in una nota nella quale critica l'assenza delle istituzioni comunali, invitando «chi ha competenza, ad intervenire subito per registrare le persone che vivono come Renata, e adottare tutti i provvedimenti per assisterli e toglierli dalla strada». La vicenda della morte della donna polacca richiama anche il mondo del volontariato. «Renata è morta di freddo nel Pio Monte della Misericordia di Casamicciola, a pochi passi dalla sede della Catena alimentare. Renata non era tra i nostri assistiti e la sua triste sorte ci restituisce l'immagine di una società che molti stentano a vedere. Ischia è povera e scrivono i responsabili della organizzazione di mutuo soccorso alimentare - come Renata sono in tanti a vivere condizioni di estremo disagio. È nostro dovere aiutarli». Queste le parole di Francesco Di Noto Morgera, presidente della Catena alimentare che ogni settimana consegna una spesa settimanale, ma anche piccole cifre in danaro, alle famiglie che ne fanno richiesta. «Noi della Catena alimentare siamo sempre presenti - conclude Di Noto Morgera e per i bisognosi abbiamo coperte calde, stufe elettriche e tutto ciò che può servire per proteggersi dal freddo di questi giorni». L'appello è a non aver timore di bussare alle porte del volontariato ed alle istituzioni locali di «aprire gli occhi e venire in sede quando consegniamo la spesa. Venite a conoscere le storie di ischitani che non hanno da mangiare. L'indifferenza uccide più del freddo e della fame».
 
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