Francesco Pio ucciso a Mergellina, bruciate le scarpe che hanno scatenato la lite

La traccia in una discarica, segnalata con una telefonata anonima: il clan ha “scaricato” l'assassino?

Striscioni e fiori sul luogo del delitto
Striscioni e fiori sul luogo del delitto
di Leandro Del Gaudio
Giovedì 30 Marzo 2023, 00:00 - Ultimo agg. 18:34
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Hanno trovato un sacchetto di rifiuti bruciati. C’era ancora il fumo, in una sorta di discarica a cielo aperto, in una strada secondaria tra Barra e Ponticelli. Cenere, materiale bruciato da poco, sono le scarpe griffate indossate la notte tra il 19 e il 20 marzo scorsi da Francesco Pio Valda, il presunto killer di Mergellina, che avrebbe ammazzato l’incolpevole Francesco Pio Maimone. Un retroscena su cui sono al lavoro gli inquirenti per definire le responsabilità del delitto di Mergellina, quello - per intenderci - consumato nel pieno della movida napoletana, a pochi passi dagli chalet del lungomare.

È un tassello in più, che si aggiunge all’inchiesta che tiene in cella il 20enne Valda, che - agli occhi degli inquirenti - potrebbe confermare una sola cosa: la volontà dell’indagato, di far sparire sin da subito l’oggetto che ha scatenato una lite culminata nell’esplosione di colpi di pistola. Stando alle indagini, infatti, il litigio sarebbe nato quando qualcuno ha sporcato le scarpe di Valda, nel delirio di persone che in genere affollano gli chalet. Ricordate il retroscena ricostruito dalle indagini? In sintesi, Valda si sarebbe rivolto bruscamente a un giovane della sua età, colpevole di avergli sporcato le calzature: «Costano mille euro, sono di marca», scatenando una risposta che ha fatto da innesco al litigio: «Te ne compro dieci...», avrebbe risposto l’interlocutore. Una circostanza confermata da tutti i testimoni ascoltati dopo il delitto, nel corso delle indagini condotte dai pm Antonella Fratello e Claudio Onorati, sotto il coordinamento della stessa procuratrice Rosa Volpe.  

Fatto sta che le scarpe non sono state trovate. Qualcuno le ha fatto sparire, probabilmente per evitare un riscontro concreto ed esterno alle testimonianze raccolte nelle ore immediatamente successive al delitto. Stesso destino per la pistola, quella portata alla cintola da Valda, poi usata quando il 20enne stava avendo la peggio nel corso della lite scoppiata per la storia della scarpa macchiata. Ma c’è un altro aspetto destinato ad essere approfondito e riguarda il modo in cui gli agenti di polizia sono giunti nella discarica dove sarebbero state bruciate le scarpe di Valda. Una telefonata anonima, fatta da qualcuno che aveva interesse ad aggravare le condizioni del ventenne indagato.

Per quale motivo qualcuno ha avvertito la polizia per la storia del falò? Il clan lo ha scaricato? C’era volontà di prendere le distanze da un soggetto ritenuto inaffidabile, dopo l’omicidio di un ragazzino incensurato e incolpevole? Domande che fanno i conti con un’inchiesta che sta passando al setaccio le immagini e le testimonianze di quella notte.

Video

C’è un video agli atti, da cui emergono i profili dei litiganti. Poi la versione resa da alcuni testimoni, per altro appartenenti ai due gruppi di litiganti, che confermano un dato su tutti: a sparare è stato Valda, che impugnava una pistola puntata contro la folla. Uno dei colpi ha ucciso Maimone. Difeso dal penalista napoletano Antonio Iavarone, Valda si è avvalso della facoltà di non rispondere dinanzi al gip che ha convalidato il fermo, in uno scenario investigativo che ora si arricchisce di nuovi particolari. Non è stata mai trovata la pistola 38 special usata da Valda; per alcune ore nessuna traccia delle scarpe griffate, mentre agli atti compare la storia del sacchetto di rifiuti fumante. Contenevano le scarpe, quel modello da mille euro da sfoggiare in una movida evidentemente infestata da infiltrazioni camorristiche. Ed è stato il gip del Tribunale di Napoli Miranda a chiarire un concetto su tutti: la zona degli chalet è diventata un territorio neutrale, dove si cimentano bande di soggetti giovanissimi, desiderosi di prevaricazione e in odore di camorra. 

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