Si conclude con la lettura dei nomi delle 1.031 vittime innocenti della criminalità l'iniziativa promossa da Libera, Avviso Pubblico e Fondazione Polis allo stabilimento Whirlpool di Napoli alla vigilia della 26esima Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Un lungo elenco letto dal prefetto di Napoli, Marco Valentini, dall'arcivescovo di Napoli, don Mimmo Battaglia, dal senatore Sandro Ruotolo, dall'assessore comunale Alessandra Clemente, dallo scrittore Maurizio De Giovanni, dal presidente della Fondazione Polis don Tonino Palmese, dai segretari generali di Cgil e Uil Napoli e Campania, Nicola Ricci e Giovanni Sgambati che insieme ai familiari delle vittime e ai lavoratori della fabbrica hanno scandito i nomi.
«Assistiamo ad una escalation di violenza - ha aggiunto don Battaglia - che sembra non avere fine.
«Whirlpool, la fabbrica, sono luoghi emblematici di lavoro e di lotta, ed il lavoro è lo strumento più efficace per arginare e contrastare l’illegalità e la criminalità organizzata. Non si poteva scegliere luogo migliore per ricordare le 1031 vittime innocenti delle mafie» ha affermato Giovanni Sgambati, segretario generale della UIL Campania, che questa mattina ha partecipato alla celebrazione del 21 marzo, giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie, che Libera ha organizzato alla Whirpool di via Argine, a Napoli. «Insieme alla memoria, tutti noi Sindacati, Istituzioni, Forze politiche e sociali, afferma Sgambati, dobbiamo rinnovare e rafforzare il nostro impegno quotidiano per il contrasto all’illegalità, alle mafie, che di fatto ostacolano fortemente lo sviluppo e la crescita dei nostri territori. E lo possiamo fare non solo denunciando, ma soprattutto salvaguardando il lavoro e realtà produttive come Whirpool, che non devono lasciare i nostri territori».