Giugliano, lite sulla mensa scolastica
«Deve intervenire l'Asl»

Giugliano, lite sulla mensa scolastica «Deve intervenire l'Asl»
di Maria Rosaria Ferrara
Mercoledì 15 Dicembre 2021, 09:49
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«Sono pasti immangiabili che non possiamo dare ai nostri figli. La Asl intervenga immediatamente». Non usa mezzi termini il consigliere di centrodestra Paolo Liccardo a proposito della mensa scolastica. Si torna a parlare dei pasti forniti ai bambini della scuola dell'infanzia a Giugliano e l'esponente in consiglio comunale solleva il caso dopo un sopralluogo effettuato in uno degli istituti scolastici che fanno orario prolungato.

Liccardo due giorni fa, durante la visita a scuola, ha deciso anche di assaggiare il cibo. «La qualità dei pasti è davvero scadente, a guardarlo viene il voltastomaco» denuncia il consigliere di minoranza, che annuncia di aver sollecitato l'Asl a intervenire. «È una vergogna - continua il consigliere - che si offra un servizio così scadente ai bambini, è una vergogna che non sia intervenuto nessuno, è una vergogna che l'assessore Limatola si preoccupi di non generare allarmismo anziché preoccuparsi di risolvere il problema, è una vergogna che in una città civile non siano una priorità i bambini e l'ambiente in cui trascorrono gran parte della giornata, la scuola. È una vergogna che i soldi dei cittadini siano spesi così male», tuona.

La polemica è innescata. Riguardo alla qualità del cibo l'assessore all'Istruzione, Tonia Limatola, replica dicendo che «solo l'Asl può intervenire e abbiamo già chiesto che lo faccia al più presto. Lo sforzo dell'amministrazione va nella direzione di garantire il servizio nel migliore dei modi possibile». In questi mesi, sulla questione della mensa, Limatola ha incontrato rappresentanti dei genitori. Ma Liccardo insiste e chiede che si intervenga «immediatamente, per la salute dei nostri minori, per onestà nei confronti di soldi pubblici spesi male».
La denuncia del consigliere di centrodestra ha scatenato numerosi commenti e reazioni dei genitori che hanno figli iscritti alle scuole dell'infanzia e dunque consumano quotidianamente i pasti.

Alcuni sono preoccupati, come Giovanni che su Facebook chiede «l'intervento dei Nas»; altri invece sono certi che la qualità del cibo sia buona «perché ci sono già insegnanti e dirigenti a vigilare», scrive Letizia. A riportare le lamentele dei genitori è anche il consigliere di minoranza Francesco Iovinella (Italia viva): «Invece di approfondire, di intervenire tempestivamente, nulla accade, l'amministrazione non prende nessun tipo di provvedimento e nel frattempo la situazione invece di migliorare, peggiora». Iovinella sostiene che «sono ancora numerose le segnalazioni giunte da parte delle famiglie degli alunni: dalla scarsa quantità e qualità delle porzioni, dalla mancata corrispondenza delle pietanze proposte rispetto a quelle previste dal menù alle temperature non idonee dei cibi».

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Il servizio quest'anno, non senza disagi iniziali, è stato informatizzato. Niente più ticket cartacei, niente più richieste scritte. L'amministrazione ha attivato le procedure affinché i genitori possano pagare online, disdire i pasti in caso di assenza e richiedere le diete differenziate, eliminando così file e incomodi alle famiglie. «Quanto all'allarme lanciato dai social - continua l'assessore Limatola - andrebbe fatto un richiamo alla responsabilità. Sulla serenità delle famiglie non si può giocare».
 

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