Covid in Campania, nuovo stop al turismo: da Capri alla Costiera, niente eventi e tante disdette

Covid in Campania, nuovo stop al turismo: da Capri alla Costiera, niente eventi e tante disdette
di Gigi Di Fiore
Mercoledì 15 Dicembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 16 Dicembre, 07:03
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La grande illusione si è spenta con la doccia fredda, legata alla recrudescenza dei contagi causata dalla variante Omicron. In Campania, per Natale e Capodanno le prenotazioni di alberghi e B&b segnano il passo. «Abbiamo avuto una buona stagione estiva, che sembrava dovesse proseguire. Purtroppo, da inizio dicembre c'è stata una stasi nelle prenotazioni», dice Costanzo Jaccarino, presidente di Federalberghi Campania e titolare di due storici hotel nella costiera sorrentina.

«Per Capri, il periodo di Capodanno non è mai stato particolarmente brillante - spiega Sergio Gargiulo, presidente dell'associazione albergatori di Capri e Anacapri - Quest'anno, come nel 2020, non abbiamo neanche eventi. Non sono possibili e i focolai di contagi nelle scuole isolane, che tendono però a spegnersi, hanno creato ulteriori preoccupazioni».

A Capri, molti hotel sono chiusi e lo resteranno nel periodo natalizio.

L'accoglienza sarà assicurata in gran parte dai B&b. Dice ancora Gargiulo: «Puntiamo decisamente alla prossima stagione estiva, su cui abbiamo segnali incoraggianti nelle richieste di prenotazioni». 

Anche a Ischia le prenotazioni per il periodo natalizio sono poche. Lo conferma Marco Bottiglieri, presidente di Ascom Ischia: «La mancanza di eventi sull'isola si fa sentire. Non è possibile organizzarli, per le restrizioni legate al Covid. Sento dalle strutture alberghiere, quelle aperte in questo periodo, segnali negativi sulle prenotazioni che invece fanno ben sperare per la prossima estate. Naturalmente, tutte le attività commerciali sono aperte. Noi speriamo nel turismo di prossimità, anche di chi ha le seconde case».

È il turismo di chi vive in Campania, quello su cui si punta nelle isole per il prossimo periodo natalizio. In piena sintonia con le previsioni diffuse da Federalberghi nazionale, dopo un'indagine affidata a Acs Marketing solutions. Pochi stranieri in arrivo, con 10 milioni e 454mila italiani invece in movimento. Tra questi, il 68,9 per cento resterà nella propria regione. E sarà in gran parte ospitato nelle case di parenti e amici. Solo il 26,1 per cento ha prenotato camere negli alberghi. Dati che il presidente nazionale di Federalberghi, Bernabò Bocca, ha così commentato: «Abbiamo registrato fino a novembre un calo di presenze turistiche del 34,8 per cento rispetto al 2019. I turisti stranieri sono diminuiti del 52,8 per cento». Analisi analoghe, in proporzione regionale, a quelle del presidente di Federalberghi campana Costanzo Jaccarino. 

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Fino al 2019, la costiera sorrentina era nei giorni natalizi meta di turisti italiani e stranieri. Quest'anno, invece, la ripresa dei contagi ha scoraggiato molti albergatori a riaprire, anche solo per pochi giorni. Dice Lucio Aponte, tour operator da anni in attività in costiera sorrentina: «Le prenotazioni si sono fermate da qualche giorno, con l'aumento di notizie sulla diffusione della variante Omicron. La scelta del Centers for disease and prevention negli Stati Uniti, che sconsiglia viaggi in Italia per la pandemia, ci ha gelati. Significa che le decisioni dei turisti stranieri sono condizionate dalle informazioni sulla pandemia. Oltre alle ragioni economiche, lo stallo viene provocato anche dal timore dei contagi».

La tendenza per le prossime festività natalizie è prenotare all'ultimo momento. Programmare, con le notizie sui contagi della pandemia in continuo mutamento, diventa una scommessa. Lo conferma Gino Acampora, altro tour operator della penisola sorrentina: «Fino a novembre siamo andati alla grande e vedevamo bene le prospettive di fine anno. Poi il cambio di rotta, ma sono fiducioso in un recupero anche se nessuno previsione è possibile». 

A Napoli sperano nei turisti last minute. Neanche nei tanti B&b sono arrivate molte prenotazioni per Capodanno. L'obbligata assenza di eventi pubblici contribuisce a una realtà che Agostino Ingenito, presidente regionale dell'associazione che raggruppa i titolari di B&b e case vacanze, definisce «imprevedibile». E spiega: «L'ultima indicazione arrivata dagli Stati Uniti ha creato altro scompiglio. A Napoli, viviamo il nuovo fenomeno dei turisti in arrivo dall'Europa dell'est, soprattutto polacchi e russi. La tendenza, anche nei B&b, sono prenotazioni per 2 massimo 3 giorni, con prezzi per una matrimoniale variabili dai 70 ai 120 euro».

Prenotazioni all'ultimo minuto, molte dai canali online. Pesa anche l'incognita dei certificati vaccinali di turisti stranieri non europei che il sistema sanitario italiano non riconosce e scoraggiano i viaggi. Dice ancora Agostino Ingenito: «Avremo per Natale e Capodanno un turismo in prevalenza italiano, a Napoli come in costiera». Una tendenza che si sente. Tanto che la Confesercenti ha chiesto al governo una proroga di casse integrazione e sostegno per il turismo in crisi. 

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