È un coro unanime. Da un versante all'altro dell'isola d'Ischia, si alza con forza la voce per dire «basta» alle vittime della strada, in larga parte giovanissimi rimasti tragicamente stroncati nel fiore dei loro anni. A pochi giorni dall'incidente in cui ha perso la vita il 17enne Manuel Calise, studente liceale e calciatore, travolto da un'auto tra Casamicciola e Lacco Ameno, e dopo i funerali ai quali hanno partecipato centinaia di giovani e adolescenti, ieri mattina gli studenti hanno occupato i licei classico, scientifico e linguistico, una azione clamorosa, che andrà avanti a oltranza, per protestare contro la mancanza di un concreto piano di messa in sicurezza delle strade.
Troppo alta, rispetto alla media nazionale, è la percentuale di incidenti mortali a Ischia (una trentina negli ultimi dodici anni).
La nota che chiama in causa il prefetto Claudio Palomba, è stata inviata anche alla presidenza della Repubblica e al presidente del Consiglio, così come al ministro dell'Interno, al procuratore generale della Repubblica e ai sindaci dei sei comuni dell'isola. Intanto uno dei comitati ha già incontrato il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, che nel 2019 chiese e ottenne un tavolo tecnico in prefettura per la questione della sicurezza delle strade isolane. Ieri come oggi le richieste avanzate sono sempre le stesse: più rilevatori di velocità sia da remoto (autovelox), che con contestazione immediata; una idonea segnaletica orizzontale e verticale; la manutenzione del manto stradale; maggiori controlli nel contrasto all'uso e all'abuso di sostanze stupefacenti e alcolici; un più approfondito controllo delle forze locali ed una auspicabile attività consortile tra le forze appartenenti ai diversi Comuni.
Al sindaco Pascale è stato chiesto quindi di farsi portavoce del disagio degli automobilisti e di ricordare alle autorità regionali e nazionali come la sezione provinciale della polizia stradale che l'installazione di autovelox sull'isola d'Ischia e in particolare sulla strada statale 270 resta ancora un miraggio, a fronte del rapporto dell'Aci che ha inserito proprio quella statale ai primi posti delle strade italiane più pericolose per incidenti stradali avvenuti.