Incidente mortale a Ischia, licei occupati per protesta

Incidente mortale a Ischia, licei occupati per protesta
di Massimo Zivelli
Venerdì 10 Dicembre 2021, 09:00
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È un coro unanime. Da un versante all'altro dell'isola d'Ischia, si alza con forza la voce per dire «basta» alle vittime della strada, in larga parte giovanissimi rimasti tragicamente stroncati nel fiore dei loro anni. A pochi giorni dall'incidente in cui ha perso la vita il 17enne Manuel Calise, studente liceale e calciatore, travolto da un'auto tra Casamicciola e Lacco Ameno, e dopo i funerali ai quali hanno partecipato centinaia di giovani e adolescenti, ieri mattina gli studenti hanno occupato i licei classico, scientifico e linguistico, una azione clamorosa, che andrà avanti a oltranza, per protestare contro la mancanza di un concreto piano di messa in sicurezza delle strade.

Troppo alta, rispetto alla media nazionale, è la percentuale di incidenti mortali a Ischia (una trentina negli ultimi dodici anni).

L'isola, dove si registra una crescita esponenziale della popolazione residente e non, è invasa da auto e motoveicoli. Sessantamila le immatricolazioni attive, praticamente una per abitante. La tragica morte di Manuel ha dunque riacceso un dibattito che si trascina da anni. Si sono riuniti comitati e associazioni che da tempo chiedono interventi a tutela della sicurezza stradale e ieri, al culmine di una serie di iniziative, è scattata anche la mobilitazione studentesca. «Abbiamo deciso di agire subito rispetto ai soliti buoni propositi che il tempo, dopo una tragedia come quella che ci ha privato per sempre di un altro nostro coetaneo, è solito affievolire», dicono gli studenti. Dalla notte dell'Immacolata, è partita l'occupazione pacifica e a oltranza del liceo «Giorgio Buchner». «Un'iniziativa - aggiungono - scaturita da noi studenti e che comporterà per noi tutti non solo la sospensione delle lezioni nel corso di un importante momento di verifica, ma soprattutto il dover resistere all'interno della scuola senza scorte di viveri e privi del riscaldamento che, molti non lo sanno, ancora non funziona». Gli alunni chiamano direttamente in causa le istituzioni, a partire dal prefetto di Napoli. «L'occupazione si legge nella nota ufficiale dei rappresentanti degli studenti - proseguirà fino a quando, attraverso i nostri rappresentanti d'istituto e della consulta provinciale degli studenti, non riceveremo un segnale altrettanto concreto dalle autorità competenti, con in testa il prefetto di Napoli». Gli studenti chiedono che vengano presi tutti i provvedimenti che consentano agli enti gestori e ai proprietari delle strade a rischio di adottare i dispositivi adeguati al controllo delle infrazioni e alla limitazione della velocità. 

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La nota che chiama in causa il prefetto Claudio Palomba, è stata inviata anche alla presidenza della Repubblica e al presidente del Consiglio, così come al ministro dell'Interno, al procuratore generale della Repubblica e ai sindaci dei sei comuni dell'isola. Intanto uno dei comitati ha già incontrato il sindaco di Lacco Ameno Giacomo Pascale, che nel 2019 chiese e ottenne un tavolo tecnico in prefettura per la questione della sicurezza delle strade isolane. Ieri come oggi le richieste avanzate sono sempre le stesse: più rilevatori di velocità sia da remoto (autovelox), che con contestazione immediata; una idonea segnaletica orizzontale e verticale; la manutenzione del manto stradale; maggiori controlli nel contrasto all'uso e all'abuso di sostanze stupefacenti e alcolici; un più approfondito controllo delle forze locali ed una auspicabile attività consortile tra le forze appartenenti ai diversi Comuni.

Al sindaco Pascale è stato chiesto quindi di farsi portavoce del disagio degli automobilisti e di ricordare alle autorità regionali e nazionali come la sezione provinciale della polizia stradale che l'installazione di autovelox sull'isola d'Ischia e in particolare sulla strada statale 270 resta ancora un miraggio, a fronte del rapporto dell'Aci che ha inserito proprio quella statale ai primi posti delle strade italiane più pericolose per incidenti stradali avvenuti. 

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