Le nozze trash della vedova del boss: «Io principessa del rione con il mio Tony, non c'entro col clan»

Le nozze trash della vedova del boss: «Io principessa del rione con il mio Tony, non c'entro col clan»
di Federico Vacalebre
Domenica 31 Marzo 2019, 09:00 - Ultimo agg. 15:00
4 Minuti di Lettura

«Mi sono sentita la principessa del mio quartiere, di Secondigliano, poi, però, mi hanno rovinato la festa e il matrimonio, inquinato la favola». Tina Rispoli ha messo via l'abituale sorriso e accetta di raccontare la sua versione del matrimonio dello scandalo: «Mi sono appena sposata e probabilmente sono incinta, dovrei essere felicissima e, invece, sono sospesa tra tristezza e rabbia: sono una donna onesta, dalla fedina penale pulitissima, perché devo vedermi paragonata ai Casamonica, che c'entro io con la camorra?».

Magari c'entra perché ha sposato, prima di Tony Colombo, Gaetano Marino, boss scissionista ucciso con undici colpi di pistola il 23 agosto 2012?
«E questo che c'entra con me? Perché, sette anni dopo quel sangue, io devo essere indicata come la vedova del boss, i miei figli devono diventare i figli del boss?».

Come chiamarsi fuori dalla camorra dopo aver vissuto con un camorrista?
«Venticinque anni fa, con una cerimonia molto più semplice di quella di oggi, ho sposato un uomo che in casa è stato marito e padre esemplare, quello che faceva fuori non lo vedevo e non lo sapevo».

Possibile? Nessun indizio, nemmeno un sospetto?
«Nemmeno uno, lo ripeto, almeno fino a quando è morto ammazzato e ho iniziato a sentir ripetere quella parola: boss, boss, boss. Pensavo di averla dimenticata, adesso, invece, è tornata: la vedova del boss, boss, boss. Devo difendere i miei figli, che sono meravigliosi, Tony, ma anche i nostri fan da questa valanga di insulti gratuiti. Non è giusto che io debba pagare le colpe del mio ex marito: io con la camorra non ho niente a che fare».
 
Sotto accusa, però, visto che aveva tutti i diritti di sposarsi, sono finite le modalità della festa: trash, pacchiana, arrogante, si è detto. Si è parlato di ostentazione del potere.
«Trash? Per me era chicchissima. Arrogante? Per me era il tenero sogno di una bambina che si avverava: quell'abito bianco, i cavalli bianchi, la carrozza, i trombettieri, il mio quartiere in festa. Potere? Ma se tutti ci sparano addosso».

Avete bloccato Secondigliano.
«Devo chiedere scusa per l'amore che il rione mi ha mostrato? Ero felice per i bambini che mi scattavano le foto, per le donne che piangevano nel sapermi finalmente felice...».

Sono stati anni duri dopo l'assassinio del suo primo marito? Quando ha conosciuto Tony?
«Lo conoscevo già prima perché si esibiva alle cerimonie della mia famiglia, a un certo punto ci siamo ritrovati nella stessa comitiva di amici e, il 21 maggio 2015, ci siamo messi insieme».

Tra voi c'è una certa differenza d'età: lei ha 43 anni, lui 32. Chi ha fatto la prima mossa?
«Lui, ma forse aveva capito, forse gli avevo già fatto capire, che mi piaceva».

Il corteo in carrozza, piazza del Plebiscito senza autorizzazioni, lo sfarzo dell'arrivo al Maschio Angioino. Tony rifarebbe tutto, lei si è pentita, non crede di aver esagerato?
«Pentiti mai».

Nemmeno dell'aver offerto una brutta immagine di Napoli?
«Brutta? Io l'ho vista bellissima, l'immagine, con la gente felice sotto il palco, amici in festa per noi due... Se quella è brutta che immagine è quella degli omicidi, delle stese? Il problema è la vedova del boss che sposa il neomelodico o quando ammazzano qualcuno?».

Il sindaco de Magistris e il governatore De Luca sono stati uniti, cosa unica più che rara, nel condannare lo spettacolo offerto.
«Ognuno ha i suoi gusti, io difendo la cerimonia e le sorprese che Tony ha organizzato per farmi felice, per trasformarmi, almeno per un giorno, nella principessa di Secondigliano».

Ora infuria la polemica, al punto da avervi suggerito di non partire per il viaggio di nozze, almeno non quando previsto. Come andrà avanti la vostra vita di coppia?
«Spero di essere incinta, ma per il resto sarà tutto come prima: farò la mamma dei miei figli e seguirò mio marito nelle sue attività. Dormo pochissimo, faccio notte accompagnandolo, mi sveglio presto, alle sette di mattina, per mandare a scuola il più piccolo di casa, 12 anni, il più grande ne ha 23 e la femmina 19. Sono figli miei, non della vedova di un boss scissionista. E io sono una donna top, oltre che onesta, mamma e moglie esemplare».

Suo marito pensa a qualche altra trovata per il rito in chiesa.
«Potrei arrivare in elicottero».

Interviene Tony: «Scherza, si intende.

Però, potrebbe essere una bella idea».

© RIPRODUZIONE RISERVATA