L'irruzione di quattro banditi armati,
rapina in casa del giudice in Irpinia

L'irruzione di quattro banditi armati, rapina in casa del giudice in Irpinia
di Vincenzo Castaldo
Venerdì 23 Novembre 2018, 08:52 - Ultimo agg. 10:11
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Rapina a mano armata la notte scorsa nell'abitazione di Francesco Rainone, magistrato onorario presso gli uffici del Giudice di Pace di Nola. Rubati diversi oggetti in oro e argento, gioielli, orologi, cimeli di famiglia e anche una pistola calibro 7,65 regolarmente detenuta in casa dal giudice. Sul posto sono prontamente intervenuti i militari della Compagnia di Baiano, guidata dal capitano Gianluca Candura. Le indagini sono in corso. Da una prima ricostruzione fornita dagli inquirenti, quattro uomini con i volti coperti hanno fatto irruzione nella villa di Rainone nel pieno della notte, intorno alle 4. Uno di loro era armato di pistola.

I malviventi, che sarebbero giunti all'abitazione del giudice in via Sorrentino attraversando un fondo agricolo retrostante, sono riusciti ad entrare in casa forzando una finestra al pianoterra. La loro indesiderata presenza però non è passata inosservata agli occhi elettronici dell'antifurto volumetrico, che ha fatto scattare l'allarme oltre ad attivare le diverse telecamere disposte all'interno della villa.
 
La sirena antifurto ha così svegliato il giudice, la moglie e i tre figli che dormivano al piano superiore. Rainone non ha esitato a indossare qualcosa per scendere giù a controllare che tutto fosse apposto. Purtroppo però, al piano terra si è ritrovato davanti i quattro uomini coi volti travisati che l'hanno subito affrontato e minacciato. Quello armato di pistola gli ha chiesto di consegnargli tutti gli oggetti di valore posseduti in casa. Il giudice, vista la situazione alquanto critica, non ha potuto fare altro che assecondarlo. Così avrebbe aperto la cassaforte, consegnandogli tutti gli oggetti di valore presenti all'interno. Pare che proprio qui Rainone custodisse la sua pistola calibro 7,65 poi presa dai quattro malviventi. Il giudice è riuscito comunque a non farsi prendere dal panico e a gestire la situazione mantenendo calmi i rapinatori, che si sono poi dileguati con la refurtiva presumibilmente in auto. Rainone ha così allertato le forze dell'ordine.

Sul posto sono subito intervenuti i militari della Compagnia di Baiano. Le indagini sono state avviate immediatamente, disponendo posti di blocco in tutto il vallo di Lauro. I controlli sono stati estesi anche nella vicina area Nolana. Purtroppo però, dei quattro malviventi nessuna traccia. Il giudice Rainone avrebbe riferito agli investigatori che i malviventi parlavano italiano, ma con un chiaro accento straniero. Pare, tra l'altro, che assieme alla refurtiva abbiano portato via anche l'hard disk a cui erano collegate le telecamere di videosorveglianza della villa. A fornire elementi importanti per comprendere le dinamiche dell'azione furtiva saranno quindi solo le immagini del circuito di telecamere presenti nella zona e lungo la strada che collega Domicella a Palma Campania.

Francesco Rainone, classe 1959, è conosciuto da tutti nel vallo di Lauro anche perché è il nipote di uno storico sindaco di Marzano di Nola, Aniello Rainone. Purtroppo, non è la prima volta che si trova a vivere un'esperienza così traumatica. Nell'aprile del 2013 fu vittima della follia di un suo cliente, un anziano di Domicella, che insofferente per una causa non andata a buon fine gli sparò a bruciapelo nel suo studio con un fucile da caccia. Il giudice fortunatamente fu ferito solo di striscio al volto e al naso. L'anziano che sparò fu poi identificato e fermato dagli agenti del Commissariato di Polizia di Lauro.
 
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