Ischia dimentica la crisi: prenotazioni a raffica e gli hotel non chiudono

Ischia dimentica la crisi: prenotazioni a raffica e gli hotel non chiudono
di Massimo Zivelli
Sabato 23 Ottobre 2021, 08:51
4 Minuti di Lettura

I turisti sbarcano ancora a Ischia e per alberghi e terme continua il trend positivo di presenze che già si era evidenziato nel corso della stagione estiva. Sono ancora un centinaio le strutture aperte sull'isola verde e per almeno un terzo di esse la prospettiva è quella di operare senza interruzione anche per i prossimi mesi, così come avveniva prima che scoppiasse la pandemia. Il meteo autunnale e alquanto instabile di questi giorni non frena la voglia di vacanza e soprattutto dalle regioni del centronord continuano ad arrivare comitive e gruppi organizzati, mentre discreta sembre essere anche la presenza dei turisti stranieri, provenienti soprattutto da Svizzera e Germania. La ripresa che si ipotizzava agli inizi della primavera scorsa è dunque andata ben oltre tutte le più rosee aspettative (secondo i dati di Federalberghi gli arrivi da giugno a metà settembre hanno superato quelli del 2019) e l'attesa per la fruizione del bonus terme da parte di milioni di italiani mantiene viva sull'isola la prospettiva di non chiudere i battenti neanche dopo il «ponte» del primo novembre, data per la quale le prenotazioni continuano ad arrivare. «Un trend incoraggiante - dice Luca D'Ambra, presidente degli albergatori isolani - che compensa il periodo di flessione legato al lockdown dei mesi precedenti e pone le basi di partenza per potenziare ulteriormente la nostra offerta».

Video

Quasi sessanta i milioni di euro messi a disposizione delle famiglie italiane dallo Stato, nell'ambito dei provvedimenti a sostegno del comparto termale, fra i più colpiti dagli effetti negativi della pandemia, e che potranno essere utilizzati nei prossimi mesi da chi effettuerà le cure termali usufruendo di un bonus stabilito in 200 euro a persona. Una platea assai vasta di vacanzieri nazionali dunque che sicuramente fa gola agli operatori del settore e che porterà per quanto riguarda l'isola d'Ischia - secondo alcune stime - almeno una trentina di strutture alberghiere dotate di reparti termali interni a restare aperte. Cosa che proveranno a fare anche strutture non attrezzate sotto questo punto di vista, ma che sono più agevolmente gestibili perchè a conduzione familiare. Al momento in ogni caso Ischia si gode il suo momento magico e sempre molto gettonati sono i weekend, con tanti turisti favoriti dal fatto che dal primo ottobre anche le autovetture immatricolate in Campania possono sbarcare e circolare sull'isola senza problemi.

Ma sono appunto i vacanzieri del centro e nord del nostro Paese a dominare in questo scorcio di stagione che vede alternarsi alle giornate di pioggia altre calde ed assolate, che ancora fino a mercoledì hanno spinto tanti a scendere su spiagge e lidi per godersi gli ultimi, straordinari bagni del 2021.

«Grazie al cielo abbiamo avuto una stagione turistica davvero ottima e non ci si può lamentare dopo i disastri della pandemia. So di colleghi albergatori che chiuderanno a fine mese, ma questa è una scelta chi io non mi sento condividere, considerato che ogni giorno che passa, riceviamo nuove prenotazioni da parte di agenzie e singoli», dice Antonio Impagliazzo, proprietario del Sorriso Resort: la struttura che in tutti i sensi domina la baia di Citara, a Forio, sarà fra quelle che non chiuderanno i battenti neppure a Natale e Capodanno. Chiuderà invece lunedì prossimo lo Strand Delfini che domina l'altra baia più caratteristica dell'isola, quella di Cartaromana ad Ischia Ponte: sarà una chiusura in bellezza, considerato che in questo weekend la struttura ospita la finale nazionale di Miss e Mister Europa. Se lavorano ancora bene molte strutture a quattro stelle, gli alberghi di lusso hanno invece chiuso i battenti per concentrarsi sui lavori invernali di manutenzione delle strutture e sulla programmazione turistica futura. I buoni intenti ci sono tutti e anche le prime mosse di mercato fanno presagire ampiamente come i management di alberghi e resort dei 5 stelle Regina Isabella, Mezzatorre, Punta Molino, Excelsior, San Montano, puntino già da subito a fare bingo nella stagione 2022.

Stagione più lunga anche in Costiera sorrentina, che ha recuperato molto sugli stranieri - l'80 per cento in meno registrato l'anno scorso rispetto al 2019 è diventato un meno 25 per cento nel corso del 2021 - e confermato i numeri degli italiani. A Sorrento tra rassegne culturali, appuntamenti a metà tra la musica e la gastronomia e passeggiate naturalistiche il movimento turistico resta vivace, soprattutto fra piccoli gruppi e famiglie, e sono diverse le strutture i cui proprietari stanno decidendo di non chiudere affatto, o magari di fermarsi solo per 15 giorni per poi riaprire nel periodo natalizio.
(ha collaborato Massimiliano d'Esposito)
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA