È ufficiale: la Leonardo lascia la città di Giugliano. L'azienda, attiva nei settori della difesa e dell'aerospazio a partecipazione statale, chiude il sito della zona Asi di Ponte Riccio per trasferirsi al Fusaro, a Bacoli, dove è già presente uno stabilimento che verrà dunque ingrandito, inglobando anche il personale di Giugliano. A nulla sono valse le proteste di dipendenti e sindacati che hanno tentato ogni via possibile pur di evitare la cessazione delle attività nel sito giuglianese. Proteste forti, che arrivarono al Consiglio regionale. Ma ormai il dado è tratto. Firmato l'accordo tra la direzione aziendale e sindacati che prevede, tra l'altro, un rimborso per i dipendenti per i chilometri di distanza fra i siti di provenienza e di destinazione per 24 mesi. Un indennizzo di 20 centesimi per chilometro di distanza o 27 centesimi se la differenza tra la distanza dal domicilio al nuovo sito e la distanza tra domicilio e vecchio sito sia maggiore o uguale a 8 chilometri. Il piano industriale di Leonardo, che non interessa solo Giugliano ma tante altre realtà, mira «a sostenere e massimizzare i benefici derivanti dalle concentrazioni di attività» si legge nell'accordo che prevede, tra l'altro, «alcun esubero di personale: il saldo occupazionale sarà in misura superiore alla somma delle risorse presenti e di quelle confluite per effetto delle incorporazioni tra siti». Insomma Leonardo continua ad assicurare che non ci saranno licenziamenti ma le remore dei lavoratori erano anche per tutte le aziende dell'indotto esterno.
Nella zona Asi di Ponte Riccio lavorano 430 dipendenti che dai prossimi mesi andranno dunque a lavorare a Bacoli. Il primo cittadino Nicola Pirozzi aveva definito la scelta scellerata.