«Non possiamo mettere a repentaglio la salute degli infermieri e di tutta la popolazione». A lanciare l’allarme sul potenziale focolaio Covid che si potrebbe scatenare con lo svolgimento delle prossime elezioni dell’Ordine Professionale degli Infermieri di Napoli, sono proprio i suoi protagonisti. Un gruppo di infermieri che ha consegnato alla Prefettura di Napoli, un documento dettagliato sui rischi che comporterebbe la tornata elettorale della categoria, protocollandolo ufficialmente questa mattina e indirizzandolo anche alle maggiori istituzioni garanti della salute collettiva. «Chiediamo urgentemente alle massime autorità competenti di intervenire a effetto immediato con il rinvio delle elezioni o l’esecuzione in modalità online per evitare i rischi di assembramenti, contagi e focolai” si legge nella lettera, rivolta al Sindaco e al Prefetto partenopei ma anche al Ministero della Salute, all’Unità di Crisi della Regione Campania, al governatore Vincenzo De Luca e alla federazione che rappresenta l’ordine infermieristico.
La documentazione che punta il dito contro le elezioni in presenza, considerate «in contrasto con il nostro senso di "responsabilità umana e professionale", oltre che senso morale e deontologico in un momento di emergenza sanitaria» è firmata da un gruppo di infermieri, candidati singoli della lista “Insieme si può” anche loro in corsa per le elezioni previste da domani 30 ottobre 2020.
«Evitiamo il rischio di contagio tra infermieri, provocando un totale collasso del sistema sanitario della Regione Campania» scrivono i sanitari di “Insieme si può”. «Siamo infermieri e non possiamo acconsentire nella maniera più assoluta di mettere a repentaglio la salute dei nostri colleghi aventi diritti al voto e di tutta la popolazione» si legge nella lettera consegnata in Prefettura. Tra le righe, emergono anche lo spirito di sacrificio e la difficoltà in cui i lavoratori stanno continuando a garantire l’assistenza. «Riusciamo a garantire con affanno l’assistenza all’intera popolazione della Regione Campania messa in ginocchio dal Covid tra contagi di operatori sanitari, carenza del personale e mancanza di assunzioni da ormai decenni» concludono gli infermieri di "Insieme si può".