Linea 6, a Napoli altri due anni
per terminare i lavori

Linea 6, a Napoli altri due anni per terminare i lavori
Martedì 19 Marzo 2019, 09:09
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Ti aspetti entusiasmo nel mondo della metropolitana che può ripartire dopo l’ennesima pronuncia del Tar, invece trovi ottimismo moderato e nulla più, perché chi conosce le vicende della metro partenopea sa che dietro l’angolo ci potrebbero essere altri problemi. Non si tratta di possibili ritardi collegati alle opere in corso, perché su quel fronte tutto procede in maniera spedita e, anzi, con tempi che si annunciano abbastanza stretti. 
Le preoccupazioni, paradossalmente, riguardano il momento preciso in cui i lavori della Linea 6 verranno conclusi.

LO SPRINT FINALE
Partiamo dalla porzione «cantieristica» del racconto, quella che riserva meno dubbi, anche se in tanti restano con il fiato sospeso. Il fatto è che il duello a suon di ricorsi al Tar potrebbe non essere definitivamente concluso, sospettano tecnici e maestranze, e ci si aspetta pure che possa esserci un ulteriore round del match in Consiglio di Stato. Ma questi, per adesso, sono semplici sospetti che non possono interferire sui lavori in corso.
Sul fronte della camera di ventilazione del Plebiscito (quella delle griglie della discordia) occorre almeno un mese per riattivare le procedure ufficiali e rivedere operai in movimento. Dal momento in cui riprenderanno i lavori sarà necessario contare almeno un anno e mezzo prima di vedere conclusa quella porzione di opera. Però nel frattempo anche il resto dei lavori andrà avanti sicché, spiega chi segue quotidianamente i lavori della Linea 6, nel giro di due anni esatti a partire da oggi, cioè nella primavera del 2021, l’intera linea potrebbe essere completata.
Le camere di ventilazione di Torretta, Santa Maria in Portico e Vittoria sono quasi interamente completate, mancano solo i dettagli conclusivi che non richiedono molti mesi di lavoro. Sul fronte delle stazioni, quella di San Pasquale è praticamente già completata e anche quella di Chiaia è in fase avanzatissima. Resta leggermente arretrata la stazione di Arco Mirelli ma non dovrebbe richiedere tempi di realizzazione superiori ai diciotto mesi. Del resto nel corso dell’ultimo sopralluogo da parte della commissione Ue, è stato possibile condurre i membri del pool di verifica in un percorso sotterraneo partito da Arco Mirelli e sbucato direttamente a San Pasquale.
C’è un pizzico di preoccupazione sul deposito occidentale dei treni, ma in questo caso non è vero e proprio allarme.

 

LE CORSE
La reale preoccupazione, paradossalmente, in questo momento non è legata ai lavori ma al momento in cui la costruzione della Linea 6 verrà terminata.
Subito dopo la chiusura dei cantieri verrà il momento del «pre esercizio»: in pratica bisognerà far correre i treni lungo i binari, verificare ogni sistema tecnologico, mettere alla prova anche le stazioni a partire dalle scale mobili per arrivare ai tornelli: insomma, bisognerà far finta che la metropolitana sia effettivamente in funzione, per testare sul campo funzionalità e sicurezza. Si tratta di un periodo lungo tre mesi al termine dei quali si potrà ufficialmente inaugurare la Linea 6 della metropolitana di Napoli.
Ma chi si occuperà dei test sui treni, e chi si metterà al comando delle operazioni quando verranno ufficialmente aperte le stazioni? La vicenda dovrebbe essere interamente gestita dall’Anm, com’è logico che sia visto che l’azienda, di totale proprietà del Comune, si occupa proprio dei trasporti e già garantisce l’esercizio della Linea 1 della metropolitana.
Occorrono nuovi macchinisti, nuovi tecnici, nuovi addetti; il fatto è che, allo stato attuale, l’Anm si trova in pessime acque e non ha personale né possibilità per accollarsi la gestione di questa nuova attività. Anzi, chi conosce le questioni interne dei trasporti, spiega che lo stesso problema riguarda pure l’ampliamento della Linea 1.
Però un po’ di tempo c’è: due anni prima di vedere i treni in corsa nelle gallerie della Linea 6, magari c’è il tempo anche per trovare chi può mettersi alla guida di quei treni e far partire la nuova strada ferrata napoletana.
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