Da pochi giorni si è conclusa l’Operazione “Mare Sicuro 2020” che ha avuto, tra i suoi principali obiettivi, quello di assicurare una corretta informazione al cittadino che fruisce dei litorali durante il periodo estivo e quello di vigilare sullo svolgimento, in sicurezza, delle attività connesse all’uso del mare e delle coste.
L’operazione, coordinata a livello regionale dal Reparto Operativo della Direzione marittima, ha visto impiegati uomini e mezzi del corpo sugli oltre 523 km di costa e 40.000 Kmq circa di mare, in esecuzione di una articolata attività di vigilanza in ambito demaniale e marittimo, a tutela dell’ambiente ed a salvaguardia della vita umana in mare.
Nell’ambito delle attività denominate “spiagge libere” ed “acque libere” sono stati effettuati 5600 controlli che hanno consentito di “recuperare” alla libera fruizione 15.500 mq di aree demaniali marittime e specchi acquei . 6760 i controlli effettuati ai diportisti, con squadre a mare ed a terra, a seguito dei quali sono state contestate diverse violazioni delle norme atte a garantire la sicurezza della navigazione e della balneazione. Di rilievo anche le mirate operazioni condotte per combattere il fenomeno della navigazione all’interno delle aree marine protette ed, in particolare, nelle zone di riserva integrale. 1367 i controlli sulla filiera della pesca che hanno portato al sequestro di circa 2 tonnellate di prodotto ittico, il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 15 persone e la contestazione di sanzioni pecuniarie per complessivi 130.000 .Fra le attività di polizia meritano di essere menzionati i 13880 i controlli a tutela dell’ambiente che hanno consentito di accertare 134 illeciti alcuni dei quali di particolare rilievo e portata mediatica.Nell’ambito delle attività di ricerca e soccorso in mare sono stati effettuati 128 interventi in favore di 362 persone tratte in salvo.
Salvataggi e controlli ambientali, il bilancio di «Mare Sicuro»
Giovedì 24 Settembre 2020, 18:06
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