Massacra moglie e figlioletta e si suiciida. I vicini: «Una famiglia tranquilla, non li abbiamo mai sentiti litigare»

Massacra moglie e figlioletta e si suiciida. I vicini: «Una famiglia tranquilla, non li abbiamo mai sentiti litigare»
di Emiliana Avellino
Sabato 9 Gennaio 2016, 17:08
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GIUGLIANO - «Era una famiglia tranquilla, non li abbiamo mai visti o sentiti litigare»: sono stati questi i primi commenti dei vicini di casa della palazzina del civico 57 di via Licola Mare dove, oggi, si è consumata la tragedia; il raptus di follia di Volodymir Havrylyuk, 44 anni, che ha barbaramente ucciso la moglie Marina di 30anni e la figlioletta Katia di appena 4 anni. «Erano brave persone – aggiungono gli abitanti della zona– dei lavoratori; lui usciva di mattina presto per andare al vivaio dove lavorava, lei accompagnava la figlia a scuola e andava a fare le pulizie. Non riusciamo a capire cosa possa essere accaduto – aggiungono - lui sarà impazzito all’improvviso, non abbiamo altre spiegazioni».

Sono ancora increduli i vicini di casa della famiglia Havrylyuk, mentre guardano portare giù per le scale della palazzina le bare con dentro i corpi di Marina e Katia. «La bimba era un angelo biondo – racconta la signora Giuliana che dal balcone di casa la vedeva spesso giocare con la mamma sulla spiaggia - Erano solari e cortesi. Marina era molto accorta con la piccola, spesso doveva portala in ospedale perché aveva un problema di udito e lunedì prossimo avrebbero anche dovuto operarla». Katia non potrà, però, essere più operata e non potrà più sentire il rumore del mare che tante volte avrà guardato affacciata dalla finestra di casa. A toglierle la vita suo padre che molti descrivono come una persona riservata e premurosa. «L’ho incontrato qualche giorno fa – continua la signora Giuliana- non riesco ancora a credere che abbia potuto compiere questa mattanza. Nessuno se lo sarebbe immaginato».

Stando alle prime testimonianze, dunque, l’uomo, prima dell’omicidio, non avrebbe mai dato segnali di insofferenza né di essere violento; anche una connazionale della coppia racconta che erano sempre sorridenti. E neanche Volodymir, morto nel primo pomeriggio all’ospedale di Pozzuoli, ha potuto spiegare agli inquirenti cosa sia scattato in lui tra le pareti bianche di quella casetta sul mare.




 
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