Napoli, in 150 alla messa in memoria di Francesco II di Borbone

Messa in memoria di Francesco II di Borbone delle due Sicilie a Napoli e in tutto il sud

Messa Francesco II di Borbone
Messa Francesco II di Borbone
Mercoledì 28 Dicembre 2022, 11:32
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Hanno partecipato circa 150 persone alla messa celebrata a Napoli, in onore all'ultimo re delle due Sicilie, nella chiesa di S. Maria della Vittoria. Altre messe sono state organizzate nella giornata di oggi in tutte le regioni dell'ex regno delle due Sicilie, oggi sud Italia. 

«Come ogni 27 dicembre, anche quest'anno ricordiamo Francesco II di Borbone, re delle due Sicilie a cui è stato tolto uno dei regni più belli della storia. Se è stata avviata la sua causa di beatificazione dalla chiesa un motivo ci sarà. Non era certamente il personaggio che per oltre 150 anni è stato o non è stato raccontato dalla cosiddetta storiografia ufficiale, che oggi finalmente sta cominciando a cambiare la propria versione dei fatti, anche grazie al lavoro di divulgazione delle associazioni come quella dei neoborbonici, della fondazione il giglio ma anche della fondazione Francesco II delle due Sicilie. Altro che secessione o riportare al trono un re che non c'è, è semplicemente un modo per ricordare una grande persona, così ci riuniamo ogni 27 dicembre in chiesa, come una grande famiglia che ricorda un proprio caro defunto. Con lui ricordiamo tutti i Borbone che ci hanno reso orgogliosi di essere napoletani», dice Salvatore Lanza segretario nazionale del movimento neoborbonico.

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Al termine della messa, è stata letta la lettera del principe Carlo di Borbone ai convenuti: «Rivolgo a tutti i presenti i più sinceri auguri per queste giornate di festa e un ringraziamento per la vostra partecipazione alla cerimonia di questa sera, in ricordo del nostro amato Francesco II sovrano del regno delle due Sicilie. Mi riempie il cuore di gioia saper riunite così tante persone, perché è segno dell’affetto ancora vivo, verso questo grande sovrano, che ha sempre amato i suoi sudditi e la sua patria sacrificando se stesso, lasciando tanti ricordi ancora vivi nel cuore del suo popolo. Oggi più che mai visti i tempi che viviamo, la figura di questo grande re ci accompagni e protegga sempre.
Invio a voi tutti i miei auguri più cari ed affettuosi».

La cerimonia religiosa è stata organizzata dalla fondazione il giglio e dal movimento neoborbonico, con la partecipazione del sacro militare ordine costantiniano di San Giorgio.

Presente una delegazione del I° reggimento di linea «re».

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