Napoli, giovanissimi con le armi: tornano i metal detector nelle stazioni della metropolitana

Napoli, giovanissimi con le armi: tornano i metal detector nelle stazioni della metropolitana
di Giuseppe Crimaldi
Domenica 26 Settembre 2021, 10:00 - Ultimo agg. 16:32
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«Brigadiè, ma mo mi denunciate pure? E perché? Che cosa ho fatto? A me la molletta serve per difendermi». Disarmante la risposta del 15enne armato di coltello: davanti ai carabinieri che lo controllavano all'uscita della stazione di piazza Vanvitelli della linea 1 della metropolitana non ha trovato altre parole che queste, per giustificarsi. Ed è la stessa risposta che successivamente hanno dato altri tre minorenni intercettati dai militari del comando provinciale di Napoli, che grazie ad una saggia decisione presa dal generale Enrico Sbordone hanno installato i metal detector allo sbocco dei tunnel della subway collinare. A tutti sono stati sequestrati i coltelli e tutti sono stati denunciati per porto abusivo di armi. 

Venerdì sera, Vomero.

Scatta al tramonto l'ora x che apre i cancelli del divertimento notturno del fine settimana. E viste le premesse degli ultimi mesi segnati da un crescente allarme rispetto a una movida sempre più difficile da controllare dopo il lungo periodo di lockdown passato, entrano in azione i militari della compagnia guidata dal capitano Luca Leccese.

Si montano così i metal detector all'uscita della stazione del metrò. Un ritorno al passato: l'esperimento fu avviato nel 2019, nel pieno di un'altra emergenza legata al porto di armi bianche e pistole da parte di giovani e giovanissimi, rivelandosi efficace. Alle 20,10 lo strumento rileva il primo caso. Sciama una comitiva di ragazzini che vengono al Vomero da Secondigliano per passare la serata. Tutti si devono mettere in fila e sottoporsi al controllo dello strumento che legge la presenza di metalli potenzialmente pericolosi. Uno del gruppo, 15 anni e faccia d'angelo, viene trovato in possesso di una molletta: dirà ai militari che lui la porta sempre con sé perché, in caso di liti, aggressioni o risse, saprà come difendersi. Denunciato.

La scena si ripeterà nel corso della serata per altre tre volte. «Usciamo armati solo per difenderci», ripeteranno i ragazzini col coltello. Pensano così di averla fatta franca, e invece per loro scatta la denuncia e parte una telefonata a casa dei genitori per il riaccompagnamento in famiglia. Sorprendente la loro reazione: «No, vi prego, non chiamate a casa, quello papà se lo sa poi mi uccide di botte...».

Eccolo il popolo di minorenni che sa farsi branco quando è unito e che poi, davanti ai rigori della legge, si trasforma in un gregge di agnellini. Non chiamate i miei genitori...

I controlli sono proseguiti anche ieri, e andranno avanti per i prossimi fine settimana. Per ora al Vomero, meta abituale durante i fine settimana per migliaia di persone che scelgono il quartiere collinare per passare la serata: ma non è escluso che a breve i metal detector potrebbero arrivare anche in altri luoghi affollati da giovani nella movida senza regole. 

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Ma torniamo all'operazione di venerdì. Fari puntati sulle stazioni della metropolitana Linea 1. Per ogni uscita militari provvisti di metal detector si sono assicurati che nelle tasche dei viaggiatori non vi fossero armi pericolose. Come detto, il bilancio finale parla di quattro armi sequestrate con altrettante conseguenti denunce.

Con le armi, durante le operazioni di bonifica e controllo del territorio, ecco spuntare poi anche la droga. Diverse le persone segnalate alla prefettura per possesso di stupefacenti destinati all'uso personale. Movida sicura anche per la circolazione stradale. Durante gli svariati posti di controllo organizzati nelle strade più trafficate i carabinieri hanno identificato 96 persone e setacciato 32 veicoli elevando migliaia di euro in contravvenzioni.

A Napoli è riesplosa l'emergenza legata al possesso di armi, anche e soprattutto tra i giovanissimi. Un'emergenza ciclica che si ripete e che sfocia poi, tante volte, anche in epiloghi tragici. La verità è che in città c'è ancora un numero impressionante di persone che escono di casa armate. Già due anni fa il riesplodere di aggressioni violente aveva portato i carabinieri a studiare un piano di prevenzione e controllo del territorio affidato anche ai metal detector. A fronteggiare l'onda umana e i grandi numeri di giovanissimi che abitualmente si riversano da ogni parte della città per le vie del quartiere collinare si decise di utilizzare gli scanner. Ed i tornelli d'ingresso del metrò collinare si confermarono area strategica per individuare teppisti in erba, balordi d'ogni età e adolescenti armati di lame. 

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