Molo Beverello, ressa e assembramenti agli imbarchi per gli aliscafi: addio norme di sicurezza

Molo Beverello, ressa e assembramenti agli imbarchi per gli aliscafi: addio norme di sicurezza
di Gennaro Di Biase
Domenica 28 Giugno 2020, 09:00
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Distanziamento sociale zero, banchina stracolma di migliaia di turisti provenienti da diverse zona d'Italia e tanti napoletani, un solo varco per tutti, zero segnali disegnati sull'asfalto, misure anti-contagio che saltano anche a bordo di alcuni aliscafi, cantiere che restringe lo spazio d'accesso al gate. Ecco il caos del molo Beverello da post-lockdown, in cui il virus non cresce più esponenzialmente, ma vedi Mondragone circola abbastanza. Sono circa trenta gli aliscafi che ieri, in quello che gli operatori delle compagnie definiscono in coro il «momento di massima affluenza del primo weekend di sold-out post-Covid», sono partiti dal Beverello verso le isole. Su ogni aliscafo le regole consentono circa «250 posti totali, la metà di quelli disponibili», dicono dalle biglietterie. Il calcolo non è complesso: ieri dalla striminzita banchina del Beverello sono passate circa ottomila persone. Protesta il sindaco di Capri, Marino Lembo, che ha inviato una lettera all'Autorità portuale: «La nostra isola è stata, per tutta la durata dell'emergenza, un modello». Per evitare che tutti gli sforzi fatti finora dall'amministrazione e dalla comunità di Capri vengano vanificati, il sindaco Lembo nella lettera chiede con forza al presidente dell'Autorità portuale di Napoli «di intervenire immediatamente affinché sia garantito con idonea segnaletica e, soprattutto, con attenta sorveglianza il distanziamento sociale in tutti i porti di imbarco per Capri ed in particolare al Molo Beverello ed a Calata di Massa, presso i quali, negli ultimi giorni, si sono verificati assembramenti intollerabili».
 


«Tanti ragazzi sono senza mascherine - sospira Gina D'Onofrio, che tiene in braccio la figlia - Non siamo riusciti a prenotare online: sul sito non si può comprare il biglietto per partire entro le due ore, quindi stiamo qui e aspettiamo da quasi un'ora di imbarcarci per Ischia». Sul suo aliscafo non troverà nessuna misurazione di temperatura e nessun gel disinfettante, e misure di distanziamento rispettate all'interno ma non all'esterno. «La gente dovrebbe essere più responsabile qui in banchina - commenta un altro passeggero, Pasquale Gandolfi - Ma bisognava organizzare le cose in maniere diversa». «Alla faccia delle norme di sicurezza - ironizzano Salvatore Vitagliano e Raffaella Ferullo, in partenza per Ischia, ma in attesa al tavolo dell'affollato bar per evitare la calca - La segnaletica avrebbe il suo valore, ma qui è il caos. Non si capisce nemmeno quale sia l'aliscafo da prendere. Prima della pandemia qui al molo c'erano molte più uscite». «Bisogna continuare così se si vuole che i cardiologi lavorino molto in questo periodo - sbotta Nello Sansone, primario di Cardiologia dell'ospedale di Ischia che aspetta in banchina sotto un sole carsico - Non c'è una pensilina abbastanza lunga e gli anziani ne soffrono moltissimo. Questo mi preoccupa ben più del virus».

Si sta in fila anche in bicicletta. Tutti accalcati, tutti a ridosso uno dell'altro, in mancanza di altri spazi disponibili in attesa dell'imbarco. Anche per i più responsabili, tenere il metro di lontananza dagli estranei è un'operazione complicata. Il mega assembramento in banchina si spiega anche col fatto che, a restringere lo spazio per i passeggeri al Beverello, ci si è messo l'enorme cantiere della Stazione Marittima, ieri vuoto e senza operai. «Lo hanno allestito alla fine del 2019 - ricorda Giuseppe Mango, commerciante del molo - Stanno lavorando durante i giorni della settimana», anche se non del tutto a pieno organico, a quanto pare dal deserto di ieri.

«Corse potenziate raccontano le autorità presenti in banchina Si parte ogni 10 minuti». Numeri confermati dalle stesse compagnie, come il «tutto esaurito». «Oggi abbiamo 13 traghetti da Porta di Massa e 4 aliscafi per le isole dal Beverello ha detto ieri Alessandro Pastore operatore di biglietteria della Caremar Su ogni aliscafo ci sono 250 posti comprensivi del bordo, con obblighi di mascherina e sedili alterni». Il caos in banchina è sotto gli occhi di tutti, e non a caso una proposta di miglioramento arriva da una delle più attive compagnie del molo. «Nei prossimi giorni avanzeremo la proposta di riaprire una zona del Gate per rimodulare gli accessi - dice Francesco Iacovelli, responsabile dell'Ufficio Armamento dell'Alilauro - Potrebbe servire a ridurre gli assembramenti in banchina.
Ovviamente, chiederemo il consenso dell'Autorità Portuale e procederemo solo dopo il loro ok». 

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