Morta durante l'aborto, il commissario alla sanità Polimeni: «No a strumentalizzazioni»

Morta durante l'aborto, il commissario alla sanità Polimeni: «No a strumentalizzazioni»
Mercoledì 13 Gennaio 2016, 12:19 - Ultimo agg. 12:51
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Serve «un approccio particolarmente tecnico, senza lasciare spazio a strumentalizzazioni di alcuna natura». Lo ha detto Joseph Polimeni, commissario di Governo per la sanità in Campania, a margine del suo insediamento in programma oggi, commentando il decesso della ragazza, per interruzione di gravidanza, avvenuta all'ospedale Cardarelli di Napoli. 

L'indagine sulla tragedia. «La Direzione sanitaria del Cardarelli - ha affermato - sta già procedendo con un'inchiesta interna e, accanto a questa, c'è quella ministeriale. Stanno valutando e occorre capire se ci sono state delle inottemperanze. Dobbiamo cercare sempre di valutare le questioni in modo molto tecnico, senza farci prendere dall'ansia e dalle strumentalizzazioni».

Il nodo personale. Polimeni ha aggiunto: «La Campania, dal 2007 a oggi, ha perso qualcosa come 16mila unità di personale in campo sanitario». Il periodo a cui si riferisce Polimeni inizia, come ha spiegato, «quando la Campania è entrata nel piano di rientro. È una questione delicata quella del personale - ha affermato - Nell'ultima Legge di Stabilità ci sono una serie di misure che prevedono di fare investimenti anche sulle risorse umane. Entro il 29 febbraio - ha sottolineato - si attendono da noi una prima ricognizione per valutare il fabbisogno del personale e poter poi sbloccare eventualmente alcuni concorsi, stabilizzando anche precari». Il commissario ha concluso: «Va fatta un'attività puntuale e molto attenta alla luce della riorganizzazione della rete ospedaliera».

I mini-ospedali. «Credo che gli ospedali debbano essere fondamentalmente riconvertiti. Secondo me, la chiusura è sempre qualcosa da evitare». Lo ha detto Joseph Polimeni, sottolineando che «eventualmente si possono riconvertire o dare una vocazione specifica». «Faremo un approfondimento e valuteremo - ha affermato - Un presidio di primo accesso ci deve comunque essere e bisogna valutare anche quella che è la densità della popolazione». In occasione del suo insediamento, Polimeni ha fatto sapere che «ha intenzione dedicare un giorno a settimana per girare il territorio fisicamente vedere sul campo sia gli ospedali cittadini di Napoli come Gli Incurabili, l'Ascalesi, il Loreto Mare, il San Gennaro, per poi allargare a tutta la regione». La notifica ufficiale della nomina a commissario di Governo per la sanità in Campania «è arrivata qualche giorno fa e oggi ci insediamo». Una «sfida professionalmente importante» anche perché la «Campania è una regione che merita molto, ha grandi eccellenze e sicuramente c'è da lavorare molto». «Credo che alcuni risultati - ha sottolineato - si possono ottenere sicuramente anche in ottica di medio periodo».

Gli altri punti di lavoro. «Dobbiamo lavorare molto sul personale, sugli accreditamenti e su una serie di aspetti tecnici che i Ministeri ci hanno imposto - ha concluso - Per i nosocomi, dobbiamo lavorare molto sulla rete ospedaliera. È una delle priorità dei mandati che abbiamo ricevuto».

Il piano di rientro e l'Ospedale del Mare. «Chi decide dell'uscita dal piano di rientro è il livello centrale».
Polimeni ha così a una domanda sulla possibilità di uscire dal piano di rientro entro l'anno. «C'è molto da fare sui Livelli essenziali di assistenza». Per quanto riguarda il nuovo Ospedale del Mare a Napoli, il commissario ha spiegato che «c'è da pensare alla rete ospedaliera che prevedeva anche l'apertura di quella struttura. L'Ospedale del Mare per funzionare ha bisogno di personale», ha concluso.
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