Ci sono sei indagati per la morte di Sara Costagliola, la 32enne ischitana colpita da una devastante, fatale emorragia poco dopo aver partorito all’ospedale Rizzoli di Lacco Ameno. La notifica degli avvisi di garanzia è arrivata ai sei medici che avevano assistito la giovane lavoratrice alberghiera nelle sue ultime, drammatiche ore di vita. Un atto dovuto, quello firmato dal pool di magistrati della Procura di Napoli e affidati ai carabinieri della stazione di Casamicciola Terme coordinati dal capitano Angelo Pio Mitrione e dal luogotenente Arturo Battello. Nel registro degli indagati sono stati iscritti i nomi di Francesco Rando, Domenico Loffredo, Mariantonia Galano, Silvia Galletti, Marcella Marino e Roberto Buonanno: tutti - attualmente non accusati di alcun reato - nei prossimi giorni verranno chiamati in Procura per spiegare come sono andate le cose in quella movimentata giornata del 30 ottobre scorso. Verifiche che stanno conducendo, con un’indagine interna autonoma, anche gli esperti incaricati dall’Asl Napoli 2 Nord.
Restando al lavoro dei magistrati, i risultati delle audizioni verranno poi messi a confronto con gli esiti dell’esame autoptico affidato al medico legale Pasquale Giugliano, all’anestesista Andrea Arcangeli, al ginecologo Domenico Arduini e all’anatomopatologa Carmela Buonomo, tutti periti di fiducia e consulenti della Procura. A loro è stato affidato il compito di fornire indicazioni in ordine alla corretta esecuzione dei protocolli medici adottati in quei drammatici frangenti e quindi allontanare ogni ombra di dubbio sull’operato dei sanitari del Rizzoli, oppure dimostrare che ci sono stati atti di negligenza, per i quali invece si potrebbe procedere per responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Quello che è certo, e non se lo nasconde davvero nessuno, è che non sarà semplice, ancorchè assolutamente necessario e doveroso, il lavoro degli inquirenti per comprendere se dietro la morte di Sara ci siano state effettivamente delle colpe o si è trattato di una tragica fatalità.
La donna aveva dato alla luce sabato scorso di buon mattino una bambina, che è in ottima salute e che è stata affidata alla cura del papà e delle sue sorelle.