Movida e alcol ai minori, nuove regole a Napoli: «Ora sanzioni più severe»

Approdano in Consiglio comunale i due regolamenti su movida e decoro urbano

Il presidio dell'esercito nel cuore di Napoli
Il presidio dell'esercito nel cuore di Napoli
di Valerio Esca
Martedì 15 Novembre 2022, 11:00 - Ultimo agg. 14:08
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Approdano in Consiglio comunale i due regolamenti su movida e decoro urbano. Dopo settimane di confronti in commissione, la maggioranza del sindaco Gaetano Manfredi si presenta oggi in aula con un maxiemendamento, che punta a rendere più severe le nuove norme, in particolar modo gli articoli relativi alle sanzioni.

Due i documenti da approvare: il regolamento di polizia urbana, redatto dall'assessore Antonio De Iesu, che contiene norme e riferimenti legislativi e tutta la parte sanzionatoria (non solo legato alla movida), e quello per «la serena e civile convivenza tra cittadinanza e le attività commerciali», a cura dell'assessore Teresa Armato.

Al maxiemendamento, condiviso dalla commissione Sicurezza presieduta da Pasquale Esposito e che porta la firma di De Iesu, hanno lavorato ieri fino a tardi i capigruppo di maggioranza. Le modifiche previste al regolamento di Polizia urbana, approvato in giunta quest'estate, non stravolgono l'atto, ma lo rendono più stringente. Più pesanti le sanzioni previste in caso di inottemperanza delle norme; grande attenzione all'aspetto legato all'impatto acustico; stop ai bivacchi dinanzi a chiese e luoghi di interesse monumentale e artistico; niente più percussioni e impianti di amplificazione nelle piazze, strade e spazi pubblici della città; pugno duro contro la vendita di alcolici ai minori di 18 e di 16 anni.

C'è poi un intero articolo dedicato alla Galleria Umberto, dove arriva l'alt a partite di calcio ed altre attività ludiche. 

Il secondo regolamento tenterà di mettere un freno ai tavolini selvaggi e prevede l'istituzione della Consulta della notte e della figura del delegato del by-night. Una sverniciata al vecchio decreto Salvini, tornato in auge con il nuovo Esecutivo. 

Entriamo nel vivo dei regolamenti. «Tutti i gestori dei locali al chiuso nei quali si svolge l'attività devono assicurare che suoni e rumori non siano udibili all'esterno oltre i limiti di accettabilità come previsto dal Piano di zonizzazione acustico vigente». I rumori molesti sono vietati anche all'interno delle abitazioni «attraverso schiamazzi o l'uso ad eccessivo volume di impianti musicali o televisivi». Anche l'emissione generata a bordo di veicoli (per esempio le automobili con la musica a palla) non dovrà prorogarsi oltre la normale «tollerabilità». I limiti orari previsti in materia di inquinamento acustico non si applicano agli eventi organizzati dal Comune e in occasione delle festività del Capodanno.

In caso di violazione è salatissimo il prezzo da pagare: la ripetizione, nel periodo di 24 mesi, dalla data del primo accertamento, della violazione del Regolamento può concorrere a configurare «l'abuso del titolo» ai fini della sospensione o della revoca dell'autorizzazione concessa dall'Ente.

Bollino rosso alla vendita di alcolici a minori di 18 anni e vendita e somministrazione di alcolici a minori di 16 anni. In presenza di una prima recidiva arriva la sanzione di sospensione dell'attività di 7 giorni, alla seconda recidiva di 30 giorni, alla terza si procederà alla revoca del titolo. 

Per quanto riguarda invece il patto della civile convivenza, oltre alla regolamentazione delle occupazioni suolo con QrCode e segni distintivi come la vernice (si attende ancora l'ok della Soprintendenza), è prevista l'istituzione di un organismo denominato «Consulta della notte», con il coinvolgimento dei rappresentanti dei comitati dei residenti, dell'associazionismo giovanile, degli operatori economici e delle Municipalità interessate, che avrà, sostanzialmente, la funzione e la facoltà di consigliare e di coadiuvare l'amministrazione su tutti i provvedimenti inerenti ai fenomeni di movida notturna.

Mentre la figura del delegato alla notte, nominato dal sindaco sentito l'assessore alle Attività produttive e la Consulta della notte, avrà il compito di favorire la conciliazione dei diversi interessi e la mediazione tra i vari soggetti. 

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Ma nel regolamento non c'è solo la movida. Si prevede infatti «che gli immobili dismessi o inagibili devono essere resi inaccessibili mediante la realizzazione di opere stabili che non consentano la praticabilità dei luoghi». Diventa «intralcio al traffico l'attività di procacciatore di clienti per le attività di autorimessa». Nella Galleria Umberto I, nella Galleria Principe di Napoli e in altri siti cittadini di egual pregio (che saranno eventualmente e successivamente individuati con delibera di giunta) è fatto divieto di svolgere attività ludiche (stop a tornei di calcetto), che possano essere di disturbo alla sicurezza urbana e alla quiete pubblica; ed di accesso e transito a qualsiasi veicolo (esclusi quelli per il trasporto di invalidi), compresi monopattini e carrelli del trasporto di merci non dotati di gomme pneumatiche. 

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