Donna muore a Napoli, il direttore 118: «Le auto in sosta non c'entrano, sul posto due ambulanze perché la prima era senza medico»

Donna muore a Napoli, il direttore 118: «Le auto in sosta non c'entrano, sul posto due ambulanze perché la prima era senza medico»
Sabato 8 Ottobre 2022, 19:47 - Ultimo agg. 9 Ottobre, 17:21
2 Minuti di Lettura

La morte di un'anziana ultra 80enne a Napoli non è stata causata dal presunto ritardo dell'intervento dell'ambulanza a causa di un'auto parcheggiata in sosta selvaggia. Lo spiega all'Adnkronos il direttore del 118 di Napoli Giuseppe Galano, smentendo la ricostruzione fornita dalla pagina Facebook «Nessuno tocchi Ippocrate» che in un post, con allegata foto di un'ambulanza bloccata tra due auto parcheggiate in curva a salita Pontecorvo, indica nel ritardo causato all'ambulanza dalla sosta selvaggia la morte dell'anziana.

In realtà, sottolinea Galano, la foto è stata scattata «al ritorno dall'intervento». Il direttore del 118 di Napoli spiega che «alla richiesta di intervento per il malore dell'anziana ha risposto una prima ambulanza non medicalizzata. Al loro arrivo la donna era già in arresto cardiaco. È stata praticata la rianimazione ed è stato chiesto l'intervento di un'altra ambulanza medicalizzata, cosa che è avvenuta.

All'arrivo della seconda ambulanza i sanitari hanno proseguito con la rianimazione cardio-polmonare, ma dopo mezz'ora è stata constatata la morte della donna, ultra 80enne con altre patologie». Al termine dell'intervento, prosegue Galano, «l'ambulanza ha lasciato l'abitazione trovando in salita Pontecorvo l'auto parcheggiata. Per poter passare, i due infermieri e l'autista hanno cercato di liberare la strada spostando l'auto parcheggiata».

Galano riconosce che «un problema di viabilità c'è sicuramente e anche noi lo abbiamo più volte evidenziato anche in contesti importanti, come il Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura. Ma la donna non è morta per questo e dare una falsa notizia rischia di mettere in difficoltà tutto il sistema, per cui sarebbe meglio accertarsi prima di dare queste notizie».  

© RIPRODUZIONE RISERVATA