Sono più di trecento gli addetti alle pulizie ed alle sanificazioni dei mezzi Anm che rischiano la conferma della cassa integrazione. Un “esercito” di lavoratori Coopservice/Karalis che già lo scorso anno, in piena pandemia, fecero fronte ad una importante riduzione – pari al 20% – dell'orario di lavoro. Oggi, nonostante le proteste, le ditte firmatarie del provvedimento potrebbero confermarlo portando al 30% la limitazione delle ore lavorative.
«Sarebbe quasi un ora e mezza in meno – afferma il delegato sindacale Usb Marco Sansone – ed è inaccettabile.
Una realtà difficile insomma, per i 319 dipendenti Coopservice/Karalis ancora in bilico. Per chi in questo ultimo anno di emergenza sanitaria, ha dovuto garantire l'igiene e la sicurezza di passeggeri ed autisti dell'azienda per la mobilità. «Queste riduzioni hanno inciso sulla salute di tutti – dichiara Vincenzo Riccio impiegato nel deposito Anm di Cavalleggeri – perchè lavorando di meno non siamo riusciti ad essere sempre efficaci. Per questo motivo oggi stiamo chiedendo di non far peggiorare le cose. Una nuova riduzione ci metterebbe tutti in pericolo. Gli orari vanno ristabiliti e la cassa integrazione abolita. E' l'unico modo per tutelare i lavoratori ed i cittadini. Nessuno può permettersi di prendere sotto gamba una pandemia che continua a mietere vittime in giro per il nostro paese».