Napoli, Antonio morto a 22 anni a Mykonos: aperta l'inchiesta, sequestrata la moto d'acqua

Napoli, Antonio morto a 22 anni a Mykonos: aperta l'inchiesta, sequestrata la moto d'acqua
di Paolo Barbuto
Martedì 20 Agosto 2019, 08:30 - Ultimo agg. 16:57
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Napoli piange un altro morto in vacanza. Antonio Borrelli, 22enne della zona Est della città, ha perso la vita in un incidente nel mare di Mykonos durante una gita in acquascooter. Il giovane napoletano si trovava in vacanza in Grecia assieme a un gruppo di amici quando si è verificata la tragedia, inutili gli interventi di soccorso: il ragazzo è giunto in ospedale quando non c'era più nulla da fare.

La tragedia si è verificata nel pomeriggio di sabato. Antonio e i suoi amici erano sulla spiaggia del Paradiso a Plintri, piccola località dell'isola delle Cicladi particolarmente amata dai turisti. Il giovane napoletano ha deciso di prendere in fitto un acquascooter per divertirsi. Assieme a lui c'era una coetanea che faceva parte dello stesso gruppo partito da Napoli.
 
Poco dopo aver guadagnato lo spazio di mare consentito ai mezzi a motore è accaduto l'incidente. L'acquascooter si è ribaltato e i due occupanti sono finiti in mare. La ragazza è immediatamente tornata a galla mentre Antonio Borrelli, secondo i primi rilievi, aveva già perso conoscenza.

L'allarme è scattato immediatamente. Sul luogo è giunta la motovedetta Agios Nikolaos TM31 che ha prestato i primi soccorsi e ha sollevato dall'acqua il corpo del giovane napoletano che era privo di sensi. Secondo i report dei media locali, il motoscafo della capitaneria avrebbe raggiunto rapidamente la riva dove c'era ad attendere un mezzo di soccorso che avrebbe condotto in tempi rapidi Borrelli presso l'ospedale di Mykonos dove, però, i medici non hanno potuto fare altro che accertarne la morte.

La capitaneria ha immediatamente aperto una indagine sulla vicenda. È stato sequestrato il mezzo utilizzato da Borrelli e dalla coetanea che si trovava con lui, i responsabili del fitto degli acquascooter hanno assicurato che entrambi i passeggeri indossavano il giubbotto di salvataggio e che ogni norma sulla sicurezza è stata rispettata.

La ragazza che era a bordo assieme ad Antonio, ancora sotto choc, ha soltanto saputo spiegare di essersi ritrovata in mare, senza capirne il motivo, dopo una manovra che non le è sembrata azzardata né pericolosa. Ha anche spiegato di aver notato subito che Antonio era privo di conoscenza.

Chi ha assistito alla scena dalla spiaggia, secondo i resoconti dei giornalisti locali, spiega che d'improvviso il mezzo si è capovolto, nessuno è in grado di chiarire se l'incidente sia avvenuto per una manovra azzardata, peraltro non confermata da nessuno, o per un guasto al mezzo marino.

Alcuni testimoni sostengono di aver visto che entrambi i passeggeri hanno effettuato tentativi per restare a galla. Se le testimonianze venissero confermate ci sarebbe la conferma che Antonio non ha perso conoscenza immediatamente dopo l'incidente.

Sotto choc gli amici che si trovavano a Mykonos assieme al 22enne napoletano, strazio per la famiglia che è stata avvisata dagli stessi compagni di viaggio ed è immediatamente partita per la Grecia.

Sui social si susseguono le testimonianze di dolore e di affetto per Antonio che viene ricordato da tutti come una persona gioviale e cordiale, senza grilli per la testa e assolutamente lontana dalle sfide e dai pericoli. Particolarmente toccante il ricordo della sorella Martina: «Eri l'unica cosa buona che avevo qui, e ora cosa faccio?».

Prima di poter riportare il corpo del 22enne in Italia sarà necessario attendere il permesso del magistrato che ha disposto l'autopsia per verificare con certezza le cause della morte. Solo dopo l'esame da parte dei medici in Grecia sarà possibile pianificare il rientro della salma e si potrà decidere una data per i funerali.
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