Il giallo di Ciro, ritrovato cadavere sui binari: la verità dal telefonino

Il giallo di Ciro, ritrovato cadavere sui binari: la verità dal telefonino
Mercoledì 24 Gennaio 2018, 20:17 - Ultimo agg. 21:27
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È un giallo con poche certezze e molti punti oscuri la morte di Ciro Ascione, il 16enne di Arzano il cui cadavere è stato trovato ieri pomeriggio, a quattro giorni dalla scomparsa, ai margini della linea ferroviaria Napoli-Roma, poco prima della stazione di Casoria.

Il giovane, la sera di sabato 20 gennaio, ha preso il treno Napoli-Caserta per raggiungere la stazione di Casoria dove lo attendeva il padre il quale avanza un'ipotesi agghiacciante: «Ciro è stato lanciato dal finestrino del treno. Non aveva problemi e nessuna ragione per togliersi la vita».

Tra le ipotesi investigative su cui sta lavorando la Procura di Napoli Nord - sostituto procuratore Barbara Buonanno - figura l'omicidio, magari dopo un tentativo di rapina, o dell'incidente, indotto da un'aggressione o da un cattivo funzionamento del sistema di sicurezza delle porte. E anche l'ipotesi di suicidio che, però, viene contestata dalla famiglia.

Sul regionale, un vecchio convoglio dove i finestrini si aprono per metà, non si sono registrati allarmi di apertura porte. È possibile, quindi, che Ciro sia caduto o stato lanciato, forse dopo essere stato tramortito, fuori dal treno. Solo un'ipotesi visto che al momento non ci sono testimoni dell'eventuale aggressione.

Nel pomeriggio di sabato il 16enne aveva incontrato in via Toledo, a Napoli, la fidanzatina, l'aveva salutata alle 20.45 e si era fiondato in metro per raggiungere la stazione centrale. Qui le telecamere lo hanno ripreso mentre correva sulla banchina per prendere il treno che avrebbe dovuto condurlo fino a Casoria. L'ultima immagine di Ciro vivo. Poi il buio. Nessuno l'avrebbe visto salire sul vagone, ma dagli accertamenti effettuati dalla Squadra Mobile di Napoli tracciando il cellulare del ragazzo, sarebbe emerso che Ciro era effettivamente sul treno. Il telefonino ha infatti agganciato proprio le celle che seguono il percorso del convoglio. Ed è stato localizzando l'apparecchio che gli investigatori hanno circoscritto l'area dove poi è stato trovato il cadavere.

Quelle poche e ultime immagini sono dunque le uniche evidenze; sarà a questo punto fondamentale l'autopsia prevista per venerdì per capirne di più. Da un primo esame esterno del cadavere il medico legale avrebbe riscontrato ferite e contusioni compatibili con una caduta dal treno.

Disperazione e incredulità tra i familiari di Ciro. Lo zio di Ciro, Marco Capuano, fratello del madre, lancia un appello ad eventuali testimoni che possano sapere qualcosa. «Non credo - dice - che non vi fossero persone su quel vagone, nonostante l'orario. Qualcuno ha visto, ne sono convinto; chi sa qualcosa collabori con le autorità, anche in forma anonima, per aiutarci a comprendere il perché della morte così orribile di un ragazzo. Un bravo ragazzo che non ha mai fatto del male a nessuno».

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