Napoli, baby gang in azione:
due 15enni aggrediti
davanti all’Umberto

Napoli, baby gang in azione: due 15enni aggrediti davanti all’Umberto
di Valentino Di Giacomo
Sabato 16 Aprile 2022, 23:29 - Ultimo agg. 18 Aprile, 10:01
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Un pestaggio in piena regola, ancora una volta un branco di minorenni che si scaglia contro due inermi ragazzini di circa 15 anni. L’ennesimo episodio di movida violenta è avvenuto venerdì sera, pochi minuti prima della mezzanotte, ancora una volta all’esterno del liceo Umberto, già teatro lo scorso febbraio di un altro brutto episodio quando un 14enne fu colpito ripetutamente da un gruppo di suoi coetanei armati di tirapugni solo per aver provato a difendere dalle attenzioni del branco la sua fidanzatina. Un ulteriore episodio di violenza, venerdì scorso, avvenuto nel cuore di Chiaia.

In sei venerdì sera si sono avventati contro due ragazzini in via Carducci, proprio nello slargo adiacente al liceo Umberto. Tutti minorenni i protagonisti. Chi ha assistito alla scena non conosce i motivi che hanno originato il violento pestaggio, riferiscono solo che il branco di teppisti si è scagliato contro i due ragazzini con una violenza raggelante. Tutto è avvenuto nel giro di pochi minuti: i sei non hanno badato troppo a fare discussioni, non si sono ascoltate molte urla prima dell’aggressione. Calci, pugni e testate che hanno lasciato a terra i due 15enni sopraffatti da tanta violenza. Chi era in piazza ha ascoltato solo urla doloranti e il rumore agghiacciante dei colpi sui corpi e sulla teste dei due malcapitati. Nessuno sa dire se si trattasse di un regolamento di conti, di una lite improvvisa o se l’aggressione sia avvenuta per altri motivi. Gli altri ragazzini che erano in piazza sono scappati e, in pochi istanti, quel tratto di via Carducci era già svuotato dal fuggi fuggi. 

Ciò che ancor più inquietante è che nessuno ha denunciato l’episodio alle autorità: né le due vittime del pestaggio e neppure i testimoni.

Fino a ieri sera non erano informati dell’episodio né la Questura né i carabinieri. Evidentemente i due ragazzini non hanno avuto necessità di ricorrere alle cure mediche in ospedale e, quindi, tutto è passato sotto silenzio. Come se fosse normale per questa generazione uscire per andare a divertirsi e trovarsi coinvolti o assistere a scene del genere. Non sorprende, quindi, se nell’iniziativa lanciata dal Mattino di sottoporre gli studenti ad un questionario per conoscere il loro livello di conoscenza dei principi della legalità, oltre la metà dei ragazzi abbiano risposto di comprendere i motivi che spingono all’omertà, al non denunciare. Non solo paura, ma anche sfiducia verso le istituzioni non ritenute in grado di proteggere i più deboli o tutelare chi denuncia.

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Eppure ce ne sarebbe bisogno di interventi dal momento che ormai ogni weekend, a Napoli, somiglia ad un bollettino di guerra. E non a causa di fenomeni legati a clan o alla malavita organizzata, ma per i troppi minorenni che girano armati e con una sete di violenza divenuta ormai una costante. Come se violenza e movida fossero ormai legate a doppio filo. Stamattina, forse per gli effetti del pestaggio, davanti al liceo Umberto c’era anche un albero sradicato. A fotografare lo scempio il presidente di Assoram, Pierluigi Petrone. «Lo segnalo - spiega Petrone - solo per mostrare come ormai anche nei cosiddetti quartieri-bene le coscienze siano addormentate. Per lavoro giro anche in altre città, ma mai passerebbe inosservato un albero sradicato. Nessuno denuncia: né le violenze e neppure questo degrado. Serve un cambio di rotta, ma anche una presa di coscienza collettiva di quella stragrande maggioranza della parte sana di questa città».

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