Napoli, l'accusa contro il campo Rom:
«Maltrattamenti animali e amianto»

Napoli, l'accusa contro il campo Rom: «Maltrattamenti animali e amianto»
di Oscar De Simone
Domenica 27 Dicembre 2020, 14:23
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Si sentono le urla poi si vedono i ragazzini ridere, scherzare e forse colpire un maiale che – poco dopo – viene portato all'interno delle baracche. Questa in breve, la scena descritta dai residenti e ripresa nel campo rom di Poggioreale. Una zona già attenzionata negli anni scorsi e che proprio recentemente è tornata al centro delle polemiche, per questi ed altri episodi come incendi e scarichi illegali di rifiuti. 

«I cittadini non ne possono più – afferma il consigliere della IV Municipalità Carmine Meloro – e si sentono insicuri.

Le immagini riprese dal balcone di una casa della zona sembrano essere chiare, ma proprio per eliminare ogni dubbio, abbiamo richiesto l'intervento dei Carabinieri forestali e dell'ente nazionale per la protezione degli animali. Sembra di vedere ragazzini che colpiscono il maiale che urla per parecchio tempo forse spaventato o dolorante. Subito dopo poi, lo vediamo trascinato all'interno degli alloggi fatiscenti e non sappiamo che fine abbia fatto. Crediamo sia necessario intervenire perchè non è possibile rimanere indifferenti di fronte a cose simili. Ma non basta. Anche le aree adiacenti al campo sono abbandonate e spesso, come nei giorni scorsi, soggette ad incendi che liberano nell'aria sostanze tossiche ed irrespirabili. Non possiamo continuare a vivere in queste condizioni, così come gli stessi rom che dovrebbero abbandonare l'ex mercato». 

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La ragione a quanto pare, sarebbe semplice e già nota da tempo. Le coperture dell'edificio, e dei vecchi magazzini in cui vivono, sono ancora ricoperte da tettoie in amianto che continua a sbriciolarsi. Un pericolo costante che mette tutti in pericolo. «La segnalazione – conclude Meloro – è stata fatta più volte ma sino ad oggi non è successo niente. Le coperture restano dove sono e nessuno è intervenuto. Ad ogni pioggia e durante le tempeste di vento, parte di queste tettoie si staccano ed i materiali pericolosi finiscono nell'aria che respiriamo. Ci sono decine di pericoli insomma e tutti concentrati nella stessa zona. Ora è venuto il momento di fare qualcosa per metterci tutti in sicurezza. La gente di Poggioreale merita rispetto e sicurezza come chiunque altro in città».

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