Napoli, coltelli e paura all'Arenella: un altro uomo pugnalato, spunta l’ipotesi vendetta

Un pregiudicato di 39 anni al Cardarelli, la pista dei legami con il ragazzo ferito

Coltelli
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Leandro Del Gaudiodi Leandro Del Gaudio
Venerdì 1 Marzo 2024, 23:50 - Ultimo agg. 4 Marzo, 07:12
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Coltelli, agguati e paura. Non semplici risse, litigi estemporanei, ma veri e propri regolamenti di conti. È come se tra il Vomero e l’Arenella fosse in corso una sorta di faida all’arma bianca, meno plateale rispetto a stese e agguati a colpi di mitra, non per questo meno pericolosa. Due uomini accoltellati in poche ore, tra il pomeriggio e la serata di giovedì scorso, entrambi ricoverati in ospedale al Cardarelli. Intanto, però, in un’altra parte della città la camorra torna ad alzare il tiro: sono le sette di ieri sera, a Fuorigrotta, in via delle Scuole Pie, quando due soggetti in sella a uno scooter hanno esploso alcuni colpi di arma da fuoco. Una stesa. Come quella avvenuta la notte tra mercoledì e giovedì scorso, in via Catone, con una dozzina di colpi contro la casa in cui vive un pregiudicato. Ma andiamo con ordine, a partire dalla faida dei coltelli.

Giovedì alle due del pomeriggio, è stato ferito un 21enne all’esterno della metropolitana di Montedonzelli; poche ore dopo, nella serata di due giorni fa, è arrivato un secondo episodio sinistro: colpito ripetutamente all’addome un uomo di 39 anni, S.N., è pregiudicato per vari reati (non per fatti di camorra). Ha fornito una versione confusa, probabilmente perché in preda ai dolori delle ferite riportate, spiegando di essere stato aggredito da uno sconosciuto in zona Miano. Versione al vaglio, si cercano riscontri. In questo scenario tutte le ipotesi sono aperte e non si esclude in modo categorico neppure la pista di una vendetta o di un collegamento con quanto avvenuto ieri alle due in zona Montedonzelli. E restiamo a quanto avvenuto due pomeriggi fa, all’esterno della metropolitana.

Soffermiamoci sulla storia del 21enne finito in ospedale per una serie di coltellate alla gola. Su questa vicenda, i carabinieri sono a caccia di un uomo sulla cinquantina, che è riuscito a sfuggire e ad eludere ogni controllo. Probabile che sia stato identificato, che si sia allontanato dal proprio domicilio, immaginando che sul suo conto siano in corso le indagini. Stando a quanto emerso nel corso della primissima fase delle indagini, le cose sono andate in questo modo: il 21enne aveva litigato con alcuni suoi coetanei in modo vistoso e plateale, quando è spuntata la sagoma di un uomo sulla cinquantina. Eccolo in azione: impugna un coltello, colpisce al collo e alla gola il suo target.

Cosa è accaduto? Restiamo al profilo della vittima. Si tratta di un giovane uomo ritenuto in passato invischiato con fatti di droga. Ed è sempre la droga uno dei moventi su cui i carabinieri del Vomero sono al lavoro per inquadrare anche il secondo episodio avvenuto nell’area collinare di Napoli due sere fa. È il caso del 39enne ferito in più punti, coltellate anche all’addome. C’è un legame tra i due fatti? Nessuna conferma, nessun riscontro in questo senso, ma in termini ipotetici non è possibile escluderlo. Due vicende, un campanello di allarme. Al Vomero e all’Arenella c’è una escalation criminale, che si sta consumando anche attraverso l’uso di armi bianche. Coltelli e paura. Esattamente come avvenuto all’esterno della Metro di Montedonzelli, che ormai rappresenta una sorta di spartiacque della vivibilità in una zona borghese della città. C’è fermento all’Arenella, sono in tanti che hanno assistito a quanto avvenuto alle due del pomeriggio di giovedì scorso. Girano ancora le immagini del 21enne ferito, sporco di sangue, accasciato al suolo. I social sono stracolmi di appelli e di indignazione. In campo di recente è intervenuto il parlamentare dei Verdi Francesco Borrelli, che ha ricordato la battaglia di comitati civici e di associazioni di genitori. Paura all’Arenella, droga e coltelli la fanno da padrone.

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Ma lo stato non sta a guardare. Ieri, le strade del centro cittadino sono state attraversate da un blitz delle forze dell’ordine. Continuano i servizi ad “alto impatto” della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Circa 200 operatori delle diverse forze dell’ordine hanno eseguito numerose perquisizioni nel quartiere Forcella. Scattano denunce. Nel corso del servizio gli operatori hanno sequestrato oltre 35mila articoli con marchio CE contraffatto, un orologio di un noto marchio, diverse quantità di sostanze stupefacenti del tipo hashish e marijuana, nonchè 20mila euro in contanti; inoltre, alcune persone sono state sanzionate per detenzione di sostanze stupefacenti per uso personale ed altre, invece, per violazione delle norme del Codice della Strada. Una sorta di braccio di ferro tra lo Stato e le altre forme di criminalità radicate sul territorio. Si va dalle armi ai marchi contraffatti, dagli esercizi commerciali che lavorano privi di licenza a episodi inquietanti, legati alle faide che avvelenano interi spaccati metropolitani.’

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