Estate a Napoli, i servizi vanno in ferie: “in fuga” vigili e autisti dei bus

A Ferragosto mancano 233 conducenti di mezzi pubblici e il 60% degli agenti

Lunghe attese alle fermate dei bus
Lunghe attese alle fermate dei bus
di Gennaro Di Biase
Domenica 6 Agosto 2023, 23:00 - Ultimo agg. 7 Agosto, 17:00
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Napoli non si svuota, ma i servizi diventano quelli di una città semideserta. Parliamo di trasporti, vigili e uffici, le cui attività si riducono drasticamente ad agosto. Anche se i tempi sono cambiati e – a detta degli stessi sindacati – «l’attuale organizzazione delle ferie del personale non corrisponde più alle esigenze del territorio». In sostanza, in una metropoli da turismo anche estivo vigono ancora accordi di turnazioni ferie «risalenti agli anni Novanta». La media del personale comunale che va in vacanza ad agosto è del «60%», spiegano dalla Cisl-Fp, vigili urbani compresi. Stesso discorso vale per Anm, con due terzi degli autisti non in servizio fino al primo settembre. Partenope non chiude, ma i servizi sì. 

Quasi tutto ridotto all’osso. Nonostante i turisti in città, e nonostante il fatto che la maggioranza dei napoletani, complice il carovita, non optino più per la “villeggiatura lunga” di due mesi, da luglio a settembre. La società è cambiata, l’organizzazione pubblica no. E cosi, sei dipendenti pubblici su dieci prendono le ferie ad agosto. Partiamo dai vigili: sono 1500 in totale – secondo i dati della Cisl-Fp – e di questi, «circa 700» rientrano nei servizi operativi in strada. Il «40% di loro» va in vacanza a luglio. Il «60%» ad agosto. Vale a dire 280 unità al lavoro e 420 unità in ferie per 21 giorni di questo mese. In più, di domenica vige la «regola della quartina». Lavora cioè una su 4 delle unità disponibili. In altre parole, controlli ai minimi termini. Per il trasporto su gomma l’antifona non cambia. I circa 700 operatori di esercizio Anm – spiegano dalla Usb – sono spalmati su tre turni di ferie così distribuiti: dal 1 al 21 luglio, dal 21 luglio al 12 agosto, dal 12 agosto fino al primo settembre. Quindi: 233 autisti, in altre parole, sono sempre in vacanza in queste settimane. Risultato: se l’organizzazione non cambierà last-minute rispetto al ‘22, per un bus si aspetterà una media di «45 minuti».

Restando in tema trasporti, si salva la metro. I turni della linea 1 sono organizzati diversamente. I macchinisti qui sono circa 40 e stanno aumentando in funzione della messa in esercizio dei nuovi treni: vanno in ferie per 15 giorni in 4 turni. Cittadini e turisti, insomma, non dovrebbero avvertire enormi disagi. Almeno sulla carta. Va detto che il concorsone sta comunque contribuendo a evitare il crollo dei servizi: i neo-assunti, d’altronde, non hanno ancora maturato ferie. Questo infatti è lo scenario della raccolta rifiuti: «Le ferie in Asia per i circa 2000 dipendenti sono distribuite tra giugno e settembre – dice il segretario Generale Fit-Cisl Alfonso Langella – Non è un grave peso per la cittadinanza, perché mancano all’appello appena 300 dipendenti, con la particolarità che gli ultimi assunti quest’anno, circa 500 lavoratori, non hanno maturato le ferie, quindi sono disponibili.

Abbiamo a lavoro anche gli interinali, circa 100, che non hanno ferie. Una riorganizzazione dei turni sarebbe ben accetta: se in passato le famiglie dei lavoratori chiedevano ferie ad agosto, ora, visti i prezzi, andare in vacanza in altri periodi dell’anno sarebbe vantaggioso per tante famiglie». 

 

Le richieste di riorganizzazione dei turni-vacanza arrivano dagli stessi sindacati: «La nostra città sta cambiando volto – argomenta Agostino Anselmi, coordinatore generale delle aree funzionali della Cisl Fp – con turismo, cultura e attività commerciali sempre più diversificate, Napoli non si svuota più. Anzi: in questi mesi c’è più richiesta di servizi comunali. Bisogna sedersi a un tavolo di confronto per far fronte a questo mutamento: si potrebbero incentivare economicamente i dipendenti su base volontaria ad assicurare più presenza nei mesi caldi, come avviene per le prestazioni della polizia locale in regime di servizi resi a privati, coinvolgendo economicamente anche tutti gli operatori (albergatori, ristoratori e commercianti) che tengono aperte le attività in queste settimane». Una partnership pubblico privato, in sostanza, che potrebbe alleviare il peso dell’assenza di servizi. 

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«Le ferie sono gestite in una maniera anacronistica - conclude Marco Sansone rappresentante Usb - Si spalmino meglio nel corso dell’anno le turnazioni delle ferie in Anm. Sono datate e relative ad accordi fatti negli anni ’80-’90, quando i dipendenti erano circa 8mila in totale. La città ha ora esigenze molto diverse. Non si taglino i servizi. Ogni lavoratore Anm ha diritto a 32 giorni di ferie annui. Se l’organizzazione aziendale sarà uguale a quella dell’anno mediamente si aspetterà 40- 45 minuti per un bus a partire dalla seconda settimana di agosto. Se ne discuterà oggi in riunione». 

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