Napoli, sabato 25 novembre in piazza contro gli orrori del conflitto Israele-Hamas

Si stenderanno in silenzio, avvolti simbolicamente, da lenzuoli, per opporsi all'orrore della guerra, con un solo imperativo: #FERMATEVI!

Gaza
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Giovedì 23 Novembre 2023, 14:07
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«Andate oltre la tregua e “liberate la Pace”, che sia duratura, con due popoli e due stati!»: si stenderanno in silenzio, avvolti simbolicamente, da lenzuoli, per opporsi all'orrore della guerra, con un solo imperativo: #FERMATEVI! Nella giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, Napoli, città della pace Unesco, non resta indifferente alla tragedia, che sta devastando i popoli israeliano e palestinese e, con l’appoggio di Amnesty International Italia e Articolo21, fa partire il primo appello italiano per la pace, di artisti, intellettuali, società civile, non solo napoletani, che ritorneranno, sabato 25 novembre alle ore 11:00, in piazza Vincenzo Calenda 9, antistante al “Teatro Trianon Viviani”. Il gruppo promotore dell’iniziativa, costituitosi immediatamente dopo l’eccidio perpetrato da Hamas il 7 ottobre, si ritroverà nello stesso luogo della partecipatissima iniziativa dell'anno scorso a sostegno delle donne e del popolo iraniano, per dire di nuovo ai belligeranti di deporre le armi, davanti alle atrocità del conflitto in Medio Oriente, mai viste come forma di guerra dei due contendenti contro civili inermi. Secondo stime internazionali attendibili, dall’inizio del conflitto, tra le circa 15000 mila vittime civili innocenti, sono state uccise circa 6000 donne e 5000 bambini e adolescenti palestinesi; 600 donne e 56 bambini sono israeliani.

Nei giorni scorsi lo stesso comitato organizzatore, con capofila Marisa Laurito e formato da Maurizio de Giovanni, Patrizio Rispo, Luciano Stella, Giulia Agrelli, Ottorino Cappelli, Nicola Cotugno, Nino Daniele, Aldo De Chiara, Pasquale De Sena, Marialuisa Firpo, Francesco Forzati, Roberto Giovene di Girasole, Alfredo Guardiano, Leonid Guardiano, Désirée Klain, Eugenio Lucrezi, Andrea Morniroli, Amalia Scielzo, Biancamaria Sparano e Vitaliano Menniti, aveva lanciato l’omonima petizione (#FERMATEVI!), per chiedere un immediato “cessate il fuoco”, sulla piattaforma change.org, che ha raccolto in poche settimane più oltre tremila firme. 

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Grande l’adesione e tanti i video appelli lanciati sui social da esponenti del mondo della cultura, dello spettacolo e della società civile.

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