Se ne parlerà in occasione della "Settimana del Pianeta Terra" (18-25 ottobre) ed in un incontro dopodomani a Roma. Previsto anche un tour nella pizzeria geotermica, nella pancia di Napoli anche per vedere un vero giardino sotterraneo, una stazione sismica, il Museo della Guerra ed il teatro greco-romano. La pizzeria geotermica si trova all'interno dell'area conventuale dei Teatini, quindi l'area di consumo del prodotto è in superficie.
«Le caratteristiche chimico-fisiche del tufo giallo napoletano - prosegue Albertini, geologo - conferiscono alla roccia straordinarie capacità di isolamento termico e di controllo dell'umidità. Abbiamo realizzato una pizzeria dove i parametri microclimatici delle camere di lievitazione sono costantemente monitorati per far raggiungere la completa maturazione dell'impasto conferendo alla pizza le più pregiate proprietà organolettiche e di digeribilità». La pizzeria geotermica è nata dopo particolari studi e ricerche.
I romani utilizzavano due diversi tipi di lievito: uno era fatto con il miglio mescolato al vino dolce e lasciato a fermentare per un anno, l'altro con crusca di frumento lasciata a macero per tre giorni nel vino dolce e poi fatta essiccare al sole. Producevano molti tipi di pane e di focacce unendo alla pasta vari ingredienti. «Ma qui, nel centro antico di Napoli, dove sorgeva il foro romano, e in epoca precedente l'agorà greca - spiega il presidente di "Napoli Sotterranea" - le loro focacce godevano anche degli effetti microclimatici derivati dal tufo con cui realizzavano i forni, e che favoriva, già allora, gli ideali equilibri chimico-fisici utili ai lieviti, affinché il prodotto finale risultasse divinamente leggero».
La "Settimana del Pianeta Terra" nelle intenzioni dei promoto vuole essere un modello di promozione delle geo-scienze con 237 appuntamenti in contemporanea, 180 località diverse, più di 600 ricercatori in campo e soprattutto l'intero mondo delle Geo-scienze dalle Università ai centri di ricerca ai siti archeologici mai visti. Un progetto, riconosciuto dal Miur e costruito dai geologi Rodolfo Coccioni dell'Università di Urbino e Silvio Seno dell'Università di Pavia. Il 23 settembre i geologi illustreranno l'iniziativa in un incontro a Roma, alle 11, nella sede della stampa estera.
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