Napoli, giustizia colabrodo: atti insabbiati e soffiate vendute, due impiegati ai domiciliari

Napoli, giustizia colabrodo: atti insabbiati e soffiate vendute, due impiegati ai domiciliari
di Leandro Del Gaudio
Mercoledì 13 Aprile 2022, 10:01 - Ultimo agg. 14 Aprile, 08:53
2 Minuti di Lettura

Mercato di notizie e occultamento di fascicoli giudiziari: è quanto sta emergendo da una indagine culminata in due misure cautelari ai domiciliari, firmate dal gip Provvisier. 

Due arresti ai domiciliari, dunque, finiscono ai domiciliari Maria Rosaria Orefice e Gennaro De Maio, entrambi in servizio presso la corte di appello di Napoli. Per un terzo indagato il gip non ha accolto la misura cautelare chiesta dalla Procura. Ma partiamo dalle accuse che sono alla base degli arresti: parliamo di Maria Rosaria Orefice, che è funzionario giudiziario presso la quarta sezione penale della corte di appello di Napoli, che risponde di soppressione e occultamento di atti processuali; mentre Gennaro De Maio è assistente giudiziario presso la stessa sezione, coinvolto in questa vicenda per una serie di reati, tra cui corruzione, per aver rivelato notizie e informazioni ritenute non ostensibili, in alcuni casi anche in cambio di somme di denaro che andavano tra le cinquanta e cento euro. Inchiesta condotta dal pm Henry John Woodcock, nel corso di una vicenda che vede in campo gli uomini della Finanza del nucleo di polizia economico e finanziaria. Decisive le intercettazioni audio e video.

© RIPRODUZIONE RISERVATA