Festa della donna, a Napoli immigrate di seconda generazione diventano guide turistiche

Festa della donna, a Napoli immigrate di seconda generazione diventano guide turistiche
di Paola Marano
Venerdì 8 Marzo 2019, 16:02 - Ultimo agg. 16:03
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Scoprire il ventre di Napoli grazie a una passeggiata interculturale con delle guide d’eccezione: giovani donne immigrate di seconda generazione, che in occasione dell'otto marzo propongono ad altre donne una visione della  città da un punto di vista diverso. È questa l’iniziativa organizzata dalla cooperativa Casba nell’ambito del progetto Migrantour, che si inserisce all’interno della rassegna «Se Tutte le Donne del Mondo», offrendo alle donne quattro passeggiate gratuite guidate da accompagnatrici di diverse nazionalità.
 


Come Laura, nata a Napoli da madre cingalese, che ha condotto le partecipanti alla scoperta di culture e culti che vivono e convivono nel quartiere Pendino, con una sosta per uno sguardo femminile sull’Islam, alla moschea che si trova alle spalle di piazza Mercato. «Il focus del progetto è invitare le persone, in questo caso le donne, a guardare la città con uno sguardo differente, che magari abbiamo noi stupiti quando siamo in un Paese diverso dal nostro  - ha spiegato Laura – è un lavoro psicologico per guardare la propri città con occhi nuovi».

Il secondo appuntamento, sabato 16 marzo 2019, alle ore 10.30, sarà con con Andreina, giovane di origine capoverdiana, che condurrà le partecipanti  tra strade e le storie che abitano Piazza Garibaldi, punto di arrivo e luogo dove oggi molte cittadini di origine straniera abitano. «Di questo itinerario colpisce molto la pasticceria Lauri, gestita da un napoletano, che però si è adeguato alle trasformazioni del quartiere  con l’arrrivo degli immigrati facendo dolci senza grasso animale e senza alcol – ha sottolineato Andreina – per me è un piacere far conoscere anche alle persone i lati positivi dell’immigrazione, come l’apporto che gli immigrati hanno portato all’economica della zona»
 
 Il terzo appuntamento, lunedì 18 marzo 2019, ore 10.30, sarà con Yuliya, accompagnatrice interculturale di origine ucraina. Con lei si tornerà nel ventre di Napoli, in Piazza Mercato: seguendo uno speciale filo rosso, che dalla Chiesa di Santa Maria del Carmine arriva alla più antica sartoria teatrale di Napoli fondata da Vincenzo Canzanella, si incroceranno storie di donne di diverse provenienze che vivono nel quartiere. L’ultimo appuntamento inserito nella rassegna «Se tutte le Donne del Mondo» si terrà giovedì 21 marzo 2019, alle ore 10.30 ancora con Yuliya. Dall’associazione Officine Gomitoli all’archivio Storico del Banco di Napoli, dalla Chiesa Ucraina di Rito Bizantino agli international Market fino al Centro di Accoglienza di Less, Yuliya farà percorrere 500 metri di strada per scoprire, con uno sguardo tutto femminile, i volti che l’incontro tra persone di diverse culture e provenienze ha assunto in città nei secoli.  
 
La rassegna  «Se tutte le Donne del Mondo», dal 1 al 23 marzo, è ideata e promossa dalla delegata del sindaco alle Pari Opportunità, in collaborazione con gli Assessorati alla Cultura, alla Scuola, alla Coesione Sociale, al Lavoro, ai Giovani, al Welfare, le 10 Municipalità e gli organismi di parità, gli ordini professionali e le associazioni di categoria. Quest’anno la rassegna è dedicata alla promozione di una narrazione positiva, sana, libera e giusta delle relazioni tra i sessi, con un’attenzione rivolta alla libertà e all’autodeterminazione delle donne e di coloro che si identificano nel genere femminile, immigrate e rifugiate, contribuendo al rafforzamento di processi di autonomia e auto-narrazione delle donne nel contesto geo-politico attuale internazionale.
 

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