Maradona cittadino di Napoli e la lista degli sponsor: 30 aziende tra i finanziatori

Maradona cittadino di Napoli e la lista degli sponsor: 30 aziende tra i finanziatori
di ​Davide Cerbone
Giovedì 6 Luglio 2017, 08:53 - Ultimo agg. 09:02
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L'amore, i soldi, l'amore per i soldi e i soldi per l'amore. Le cose, che dovrebbero restare sempre ben lontane, o quanto meno distinte, si mescolano e si confondono nella celebrazione che eleva Maradona nell'empireo degli uomini illustri di una Napoli che lo aveva proclamato patrono molto prima che cittadino. Per amore, solo per amore, ha giurato solennemente Diego. Ma su quell'amore s'allunga l'ombra degli affari. Perché il conferimento della cittadinanza onoraria è diventato il passepartout per corrispondere al «pibe» 180mila euro: una somma che molti dei fedeli che trent'anni dopo ancora lo venerano non metteranno da parte neanche in una vita. Per racimolarla si sono autotassate una trentina di aziende, quasi tutte campane, che in una decina di giorni, e nonostante l'incognita delle autorizzazioni per l'uso della piazza, hanno realizzato un'operazione commerciale complessa. Un'operazione, questo va chiarito, assolutamente lecita dal punto di vista dei privati. Opinabile, però, sul piano della coerenza, dell'etica e del sentimento. E non solo, secondo Marcello Taglialatela, che annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Napoli contro il Comune. «Eventuali sponsor - spiega il parlamentare - dovevano essere selezionati attraverso una regolare gara».
 


Il contratto sottoscritto nei giorni scorsi con le aziende che hanno finanziato il suo ritorno nella patria napoletana, infatti, obbligava esplicitamente Maradona a prendere parte alla manifestazione in piazza del Plebiscito, oltre che alla cena di martedì sera al ristorante Villa D'Angelo. Un rinfresco per 180 invitati indicati dagli sponsor che hanno impegnato, in media, qualcosa come mille euro per ospite pur di assicurarsi un posto (e un pasto) nei pressi del mito e sui backdrop sistemati per la conferenza stampa, oltre che per «comprare» la disponibilità di Maradona a mettere la propria faccia a favore di fotocamera o di cellulare accanto a quella dei calorosi commensali. 

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