L'omicidio mascherato da incidente:
così è stato ucciso Giannone

L'omicidio mascherato da incidente: così è stato ucciso Giannone
di ​Leandro Del Gaudio
Mercoledì 2 Novembre 2016, 19:52 - Ultimo agg. 3 Novembre, 09:48
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Un omicidio volontario, organizzato a tavolino con cinica freddezza, messo a segno con brutale violenza. Un omicidio mascherato da incidente stradale, passato sotto silenzio. Ecco le accuse mosse a carico di Vincenzo De Luca (classe 1994) e di Pasquale Paolo (classe 1994), e di un terzo soggetto al momento irreperibile. 

Sono ritenuti responsabili della morte di Fabio Giannone, avvenuto il dieci aprile scorso, con il quale avevano ingaggiato mesi prima un litigio violento. 

Inchiesta affidata alla mobile del primo dirigente Fausto Lamparelli e coordinato dal pm Maria Sepe in forza al pool guidato dagli aggiunti Fausto Zuccarelli e Vincenzo Piscitelli. 
 


Nel video diffuso ieri dalla mobile, si nota il momento dello speronamento dello scooter e la fuga in direzione opposta di due giovani, uno dei quali zoppicante: quest'ultimo dovrebbe essere vincenzo De Luca, a sua volta ridotto mesi prima in ospedale dai fratelli Gianni e per aver lanciato una bimba carta contro un negozio di Secondigliano riconducibile alla stessa famiglia di Fabio Giannone.

Non c'entra la camorra ma i codici di comportamento sono gli stessi, secondo quanto sostiene lo stesso gip Federica Colucci.

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