Napoli, un altro pedone muore investito: non ce la fa 82enne travolto da scooter

Una fiaccolata per non dimenticare le tragedie di Mergellina

Napoli, un altro pedone muore investito: non ce la fa 82enne travolto da scooter
di Melina Chiapparino
Domenica 18 Dicembre 2022, 16:35 - Ultimo agg. 19 Dicembre, 07:15
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Un altro investimento pedonale ha spezzato una vita. Gennaro Rubinacci, l'82enne napoletano travolto da uno scooter in corsa mentre attraversava via Bakù, il 5 dicembre, è morto ieri dopo tredici giorni di ricovero in Terapia Intensiva. Il centauro, fuggito dopo aver investito l'anziano, è stato identificato, a conclusione delle indagini della sezione Infortunistica della Polizia Municipale, in un 16enne originario di Melito e sprovvisto di patente. L'investimento fatale è il quarto, a Napoli, nel giro di una manciata di mesi, durante i quali, se ne sono susseguiti tre nella zona di Mergellina dove, ieri pomeriggio, si è svolto un corteo.

A tenere in alto i cellulari per far brillare le luci delle torce e dar vita alla fiaccolata che ha illuminato via Caracciolo, piazza Sannazaro e via Piedigrotta sono stati parenti e amici delle vittime degli investimenti di Mergellina, avvenuti tra fine agosto e metà ottobre. Durante la manifestazione organizzata da Antonella Masella, vedova di Giuseppe Iazzetta, il 62enne napoletano travolto da un'auto mentre attraversava sulle strisce pedonali di Piazza Sannazaro, sono stati ricordati anche Elvira Zibra, la 34enne travolta da un centauro su via Caracciolo e Alessandra Navarra la 62enne investita mentre attraversava sulle strisce pedonali di via Piedigrotta, davanti alla galleria “Quattro giornate”.

«La fiaccolata è un modo per non dimenticare le vittime degli investimenti di Mergellina e ribadire la necessità di garantire maggiore sicurezza in quest'area» ha spiegato Antonella accompagnata dai figli di Iazzetta, Gabriella e Michele.

«Dopo le nostre proteste e richieste sono stati finalmente attivati i quattro semafori che, in piazza Sannazaro, lampeggiavano sul giallo da dieci anni- fa notare Antonella- ora però si stanno verificando disagi perchè il tempo di attesa per il verde, su chiamata, è di 5 minuti e trascorrono solo circa 30 secondi per attraversare».

Un altro allarme lanciato dai cittadini, durante la fiaccolata, riguarda «il gran numero di veicoli e motocicli che sfrecciano a grande velocità a Mergellina, nonostante i dissuasori sonori installati su via Caracciolo».

La manifestazione che ieri ha radunato anche comitati e associazioni di cittadini, ha visto la partecipazione di una rappresentanza della prima municipalità con Marcello Martusciano, vicepresidente del parlamentino, portatore del messaggio della presidente e di tutta la giunta municipale. “Siamo vicini alle vittime di tutti gli incidenti e investimenti stradali e, a maggior ragione, di quelli avvenuti sul nostro territorio” hanno dichiarato Martusciano e la presidente Giovanna Mazzone, sottolineando “l'importanza della sicurezza stradale”. “Dopo i gravi investimenti accaduti abbiamo subito messo in atto un'interlocuzione con il Comune per ottenere l'apposizione delle bande sonore e la sincronizzazione dei semafori” hanno ssicurato dalla prima municipalità aggiungendo che “c'è da lavorare per le richieste dei cittadini, sul tempo di attesa e per l'attraversamento, regolato dai semafori e per aumentare il livello attenzione durante guida, a cominciare da campagne di sensibilizzazione nelle scuole”.

Al fianco dei familiari delle vittime c'è stato anche Francesco Borrelli, ora deputato per Europa Verde alla Camera, che ha puntato il dito “sull'inasprimento delle leggi per gli autori degli investimenti pedonali”. “Ho chiesto al ministro dei Trasporti Matteo Salvini di procedere celermente alla modifica del Codice della strada prevedendo, per i casi più gravi, il carcere per chi uccide al volante” ha dichiarato Borrelli ritenendola “una misura improcrastinabile per arginare la crescita continua delle vittime della strada”. Durante la fiaccolata, Borrelli ha sottolineato l'urgenza di “procedere a modifiche autorizzative che consentano di velocizzare le procedure per il posizionamento di dissuasori di velocità nelle tante strade killer della città perchè non basta intervenire nelle aree extra-urbane dal momento che i casi di investimenti, si moltiplicano nei centri urbani”.

«La verità – ha insistito Borrelli - è che in molti se ne fregano del prossimo e quando uccidono o feriscono gravemente un passante non fanno nemmeno un minuto di galera. Da Napoli deve arrivare un segnale forte di solidarietà alle famiglie delle vittime». La prossima manifestazione, stavolta per ricordare il piccolo Christian, investito fatalmente all'età di 3 anni, a Fuorigrotta, si svolgerà domani, 19 Dicembre, alle 11.30 in via Ronchi di Legionari dove il piccolo ha perso la vita lo scorso 25 giugno. “Mi sarei aspettato una maggiore partecipazione non solo dei cittadini ma soprattutto delle istituzioni” ha concluso Borrelli.

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