Napoli: piazza Garibaldi nel degrado, ​la serrata dei commercianti

«Due notti fa una barista aggredita, viviamo nel terrore delle babygang»

Degrado e protesta in piazza Garibaldi
Degrado e protesta in piazza Garibaldi
di Melina Chiapparino
Martedì 25 Luglio 2023, 23:01 - Ultimo agg. 26 Luglio, 12:40
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Abbandono e degrado alle porte di Napoli dove l’accoglienza turistica diventa sempre più difficile da assicurare, così come la normale vivibilità dei cittadini. Piazza Garibaldi è diventata un teatro quotidiano di risse, abusivismo e incuria nonostante gli sforzi di commercianti e imprenditori che ora chiedono aiuto alle istituzioni.

L’indignazione dei negozianti è esplosa ieri mattina nella protesta pacifica che ha coinvolto buona parte delle attività produttive che hanno esposto cartelli con la scritta: «il turismo comincia da qui, più sicurezza a piazza Garibaldi». Le criticità del quartiere, in ogni caso, sono al centro di un piano per la sicurezza messo in atto dal Comune e rafforzato ulteriormente dal pattugliamento della polizia di Stato previsto dal nuovo Questore Maurizio Agricola che ha dedicato un’azione specifica di prevenzione e controllo dalle 8 alle 20 in piazza Garibaldi.

«Abbiamo affisso i cartelli per gridare aiuto» spiegano i commercianti preoccupati maggiormente da due criticità, la mancanza di sicurezza e il degrado. «Sabato scorso c’è stata l’ennesima rissa di fronte al mio bar» raccontano Salvatore e Antonio Ferrieri, storici imprenditori della zona che più volte hanno denunciato formalmente «la frequenza di tafferugli e scontri tra gli stranieri abusivi che si contendono le bancarelle o perdono il controllo perché ubriachi». «I camerieri stavano pulendo l’ingresso del bar, intorno a mezzogiorno, quando l’acqua è finita vicino la bancarella di alcuni stranieri, è scattata la loro aggressione fino al lancio di una bottiglia di plastica contro una delle mie bariste, provocandole contusioni» racconta Salvatore. «La frequenza delle aggressioni, specie nelle ore serali, spaventa turisti e cittadini ma anche il degrado è altrettanto dannoso» aggiunge Davide Romano, 31enne napoletano che gestisce una catena di case vacanza nel quartiere. «A qualsiasi ora del giorno - aggiunge - si vede gente che urina o fa i bisogni in strada, la puzza e i rifiuti sono disseminati persino nell’anfiteatro creato in piazza, inaugurato nel 2019, che è diventato una latrina a cielo aperto».

La paura non è l’unico effetto collaterale della situazione denunciata dai commercianti che stanno subendo da tempo danni economici e di immagine. «Ho scelto di chiudere prima il bar, alle 19 abbasso le saracinesche perché la piazza è completamente abbandonata ed è in balia di gruppi di stranieri che bivaccano» spiega Aldo Castagnola, anche lui proprietario di un bar storico che «oramai fattura intorno al 20-30% in meno dopo il fallimento del restyling della piazza che avrebbe dovuto diventare un luogo di eventi e vivacizzare il territorio in modo sano, ma non è stato così».

In altri casi, invece, le attività sono state chiuse «perché lavorare in condizioni di tensione e di insicurezza costante era diventato impossibile» spiega Franco Iliade che ha rinunciato al bar di famiglia, chiudendo l’attività dopo 70 anni. «Continuo a occuparmi di strutture ricettive nella zona e devo ammettere che riceviamo molti apprezzamenti dai turisti in merito ai servizi che offriamo.

Però, ogni volta, le lamentele sono rivolte al territorio, alla mancanza di sicurezza e al degrado che spesso non si aspettano» conclude l’imprenditore. 

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Piazza Garibaldi è nell’agenda delle priorità del sindaco Gaetano Manfredi e la prova è il bando che scadrà tra pochi giorni, col progetto dedicato alla sicurezza, vivibilità, inclusione sociale e sviluppo commerciale. «Si tratta dell’affidamento per la gestione della piazza e dei sette chioschi che non sono stati mai utilizzati per un uso commerciale» spiega Antonio De Iesu, assessore alla sicurezza che sottolinea l’importanza di combinare «azioni repressive e di controllo ad un’opera di riqualificazione sociale e culturale con un bando che prevede l’affidamento a chi potrà garantire azioni di manutenzione del verde, pulizia delle aree e vari interventi a sostegno di soggetti emarginati». «Dalle 18 alle 24 garantiamo il presidio delle aree di piazza Garibaldi, contrastando significativamente l’abusivismo - conclude De Iesu -. Ora è il momento di far rivivere quella piazza con il coinvolgimento di privati e associazioni del terzo settore». 

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