Accendono fumogeni, intonano cori e sfilano per le strade del centro con bandiere e striscioni tra le mani. Chiedono “salario e dignità” i rider di Napoli che questa mattina si sono dati appuntamento in Piazza Municipio, per poi spostarsi in Piazza del Plebiscito per incontrare il prefetto. Un incontro preceduto da un blocco stradale, di pochi minuti, dove hanno simbolicamente riposto in terra i loro zaini in segno di protesta. La precarietà, le rapine, i nuovi ingressi che riducono il lavoro di giorno in giorno, sono al centro di quella che oggi è stata una vera mobilitazione di massa.
In decine infatti, si incontrati per chiedere anche l'adozione di un regime fiscale che tenga conto del loro lavoro di fattorini e che sia più equo rispetto al lavoro prestato per le piattaforme di delivery. «Non possiamo più lavorare in queste condizioni – affermano in strada – perchè è diventato controproducente.
Una richiesta che è stata portata all'attenzione del prefetto, attraverso una protesta a cui hanno aderito anche sigle ed associazioni di categoria nate in questi ultimi mesi. Tutti gruppi di giovani stanchi di dover affrontare ogni giorno nuove difficoltà ed insidie legate alla mancanza di controlli ed alla criminalità. «Ci sono sempre più colleghi – continuano in piazza – che ogni giorno rischiano la vita. Camminiamo con i contanti in tasca e lo sanno tutti. Questo ci rende dei bersagli facili e spesso si sente parlare di aggressioni ai nostri danni. Non se ne può più ed è venuto il momento di porre rimedio. Se dobbiamo continuare così vogliamo più dignità e maggiori certezze. Il nostro lavoro non può essere una lotteria che ci mette in pericolo in ogni momento del giorno e della notte».